Cibi per la mente: i migliori alimenti per ritrovare la concentrazione perduta

Esistono cibi e bevande capaci di preservare le nostre capacità cognitive e migliorare concentrazione e memoria

Durante i cambi di stagione può succedere di sentirsi stanchi, con poche energie e difficoltà a concentrarsi. Ci sono però alimenti capaci di migliorare la concentrazione e fornire la carica per affrontare il passaggio dall’estate all’autunno.

Fare il pieno di energia a tavola

Per riuscire mantenersi attivi e concentrati durante la giornata, la prima cosa da fare è curare la propria alimentazione. La dieta deve infatti fornire tutti i macro e micronutrienti indispensabili per avere energie a sufficienza.

Mangiare troppo, troppo poco o in modo non equilibrato può dunque peggiorare le performance fisiche e mentali. Anche saltare i pasti può incidere in modo negativo sui livelli di energia e sulla capacità di concentrarsi.

La colazione, ad esempio, non andrebbe mai saltata e dovrebbe fornire all’organismo la giusta dose di proteine, zuccheri semplici e carboidrati complessi, senza esagerare con le calorie.
La stessa cosa vale per pranzo e cena: ogni pasto dovrebbe includere una porzione di cereali integrali, una porzione di proteine e una di verdure crude o cotte. I condimenti da preferire sono l’olio extravergine di oliva, l’aceto di mele, le spezie e le erbe aromatiche.

Una dieta bilanciata e varia ricca di cibi sani, aiuta corpo e cervello ad affrontare al meglio gli impegni quotidiani.

Frutta fresca per ritrovare la concentrazione

La frutta rappresenta uno spuntino ideale per spezzare la fame tra un pasto e l’altro e per offrire nutrimento al cervello senza affaticare.

La frutta fornisce infatti al nostro corpo, oltre ad acqua, vitamine e minerali, una buona quantità di zuccheri subito disponibili e sostanze dall’azione antiossidante capaci quindi di contrastare l’invecchiamento cellulare e mantenere tutto il nostro corpo più giovane e più in salute a lungo, cervello compreso.

I frutti rossi, ad esempio, sono ricchi di flavonoidi, tannini e antociani con azione antiossidante, antinfiammatoria e vasorilassanti e il loro consumo contribuisce a mantenere in salute il sistema cardiovascolare e a migliorare memoria e concentrazione. Fanno parte dei frutti rossi le fragole, i lamponi e le more, ma anche i ribes, i mirtilli, il melograno e le bacche di Goji.

Ogni giorno dovremmo consumare due o tre porzioni di frutta fresca, scegliendo tra quella di stagione, possibilmente biologica.

Caffè, tè e bevande energizzanti

Il caffè e il tè hanno un’azione stimolante sul nostro organismo per via della presenza di caffeina, che aiuta ad aumentare la concentrazione e l’energia.

Il consumo di caffè dovrebbe essere limitato a tre tazzine al giorno per evitare effetti collaterali spiacevoli come agitazione, palpitazioni e difficoltà ad addormentarsi.

Il tè sembra essere più tollerato: si possono consumare tre o più tazze di tè al giorno. Il tè verde, oltre alla caffeina, contiene una serie di flavonoidi (flavanoli, flavonoli e catechine) dall’azione antiossidante, antinfiammatoria, antitrombotica e vasorilassante, che contribuiscono a prevenire malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Anche il cacao e il cioccolato hanno azione stimolante e aiutano a mantenere la concentrazione, per via della presenza di teobromina, una molecola della stessa famiglia della caffeina. Meglio scegliere il cioccolato fondente e a basso tenore di zuccheri. Data l’elevata quantità di calorie, in genere si consuma a piccole dosi: un quadratino da 10 grammi è più che sufficiente.

Noci e semi di lino

Noci e semi di lino contengono elevate quantità di vitamina E, un potente antiossidante, oltre ad acidi grassi essenziali della serie Omega 3, fondamentali per la salute del cervello. Diete che apportano il giusto equilibrio tra acidi grassi omega 9, omega 6 e omega 3 sembrano essere associate a un minore rischio di malattie neurodegenerative e in grado di mantenere le capacità cognitive più a lungo.

Fonti di riferimento:Index Copernicus/Food and function/Springer/Critical Reviews in Food Science and Nutrition

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