Il bisfenolo B interferisce con il sistema endocrino al pari del bisfenolo A

Il bisfenolo B ha una struttura chimica simile al bisfenolo A e sortisce i medesimi effetti interferendo con il sistema endocrino nell'uomo e negli animali

Il bisfenolo B, sostanza utilizzata nella produzione della plastica, è un interferente endocrino tanto quanto il famigerato bisfenolo A messo al bando in moltissimi prodotti, a partire dai biberon per neonati.
A dirlo sono gli esperti dell’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria (Anses) e il motivo è da ricercare nella struttura chimica delle due sostanze, che differiscono solo di un gruppo funzionale.

La somiglianza delle strutture del bisfenolo A e del bisfenolo B rendono questi due composti in grado di sortire i medesimi effetti nel nostro organismo e in quello degli animali, poiché capaci di legarsi agli stessi recettori.

Bisfenolo A

Bisfenolo A – Wikipedia

Bisfenolo B

Bisfenolo B – Wikipedia

Le sostanze che interferiscono con il sistema endocrino sono numerose e si trovano in diversi oggetti di uso comune, soprattutto se realizzati in plastica, tra cui imballaggi per alimenti, contenitori per conservare il cibo e utensili per cucinare.
Il bisfenolo si trova anche nelle lattine, nei cartoni della pizza, nei capi di abbigliamento, nei giocattoli, nelle vernici, nei prodotti fitosanitari e negli scontrini. All’interno del nostro organismo, questi composti sono in grado di alterare il sistema ormonale, con effetti sul metabolismo e in generale sulla salute.

Il bisfenolo A in Europa risulta classificato come interferente endocrino dal 2017 e già sei anni prima ne è stato vietato l’impiego nella produzione di biberon nell’Unione europea.

La somiglianza delle strutture del bisfenolo A e del bisfenolo B fa sì che entrambi i composti abbiano il medesimo effetto: interferiscono con la via di segnalazione degli estrogeni, riducendo la produzione di testosterone e alterando di conseguenza la spermatogenesi e la riproduzione sia nell’uomo sia nella fauna selvatica.

Poiché la plastica a contatto con il cibo può rilasciare sostanze all’interno dell’alimento e poiché la plastica riversata nell’ambiente inquina le acque e il suolo, gli effetti sulla salute di questi composti non andrebbero sottovalutati.

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