Cibi vuoti: 6 alimenti che accentuano il senso di fame senza nutrire il corpo

Perché abbiamo sempre fame? Spesso dipende anche da ciò che mangiamo e mastichiamo. Prodotti insospettabili che invece di nutrire forniscono solo "calorie vuote"

“Più ne mangio, più ne mangerei”. Chi non l’ha mai pensato di fronte ad un sacchetto di caramelle gommose o dopo aver pranzato in un fast food? Succede quando, pur avendo assunto cibo e calorie in quantità, non ci sentiamo affatto sazi. Abbiamo consumato il nostro pasto e non dovremmo più provare nessun senso di fame. Il nostro corpo ed il nostro cervello sentono però che non è così.

Ciò avviene quando gli alimenti che abbiamo assunto risultano essere privi dei nutrienti che il nostro corpo ci richiede in quel momento. Dolci industriali ricchi di zuccheri raffinati, piatti pronti conditi con grassi ed oli vegetali non meglio specificati e presunti snack dietetici possono essere annoverati tra i più classici “cibi vuoti”, che apportano svariate calorie, ma pochissimi degli elementi necessari ad una completa e corretta alimentazione e in più creano una sorta di dipendenza.

Ecco una lista di alimenti che sono in grado, più di altri, di aumentare in maniera repentina il nostro senso di fame e che bisognerebbe limitare, se non eliminare, dalle proprie abitudini alimentari.

LEGGI anche: Attenzione ai cibi che contengono “calorie vuote”: quali sono e perché limitarli, secondo il nutrizionista

Chewing-gum

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Forse non tutti lo sanno, ma mentre mastichiamo una gomma, il nostro stomaco inizia a produrre succhi gastrici, come se fosse in attesa di digerire un alimento in arrivo. Masticare a vuoto inganna il nostro stomaco ed il nostro cervello. La risposta del nostro organismo è la comparsa di un languorino improvviso.

Bibite gassate

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Le bibite gassate, comprese le fantomatiche bibite dietetiche, che si dichiarano senza zucchero perché sostituito con dolcificanti artificiali, anche se con calorie forniscono zero sazietà e glicemia alle stelle. Con conseguente picco verso il basso dopo una ventina di minuti, non possono che provocare un senso di fame quasi immediato. (LEGGI anche: Bibite gassate: 10 motivi per smettere di berle)

Cibi con dolcificanti e polioli

I polioli e i vari sostituti dello zucchero sono definiti, non a caso, anche dolcificanti non nutritivi e sono utilizzati in tantissimi prodotti, anche insospettabili. Li possiamo trovare persino nel ketchup, nello yogurt, nei crackers, oltre che in biscotti e cereali industriali. Essi agiscono diminuendo la produzione dell’ormone leptina, responsabile del corretto metabolismo dei grassi e della regolazione del senso di sazietà. Sono ormai moltissimi gli studi che hanno analizzato gli effetti collaterali che queste sostanze provocano sia sul metabolismo sia sul microbioma intestinale e la salute dell’intestino. Limitate quindi al massimo cibi che nella lista degli ingredienti contengono sostanze che terminano in “osio” e “olo” come maltitolo, sorbitolo, xilitolo, ma anche sciroppo di glucosio-fruttosio.

Piatti pronti surgelati

I surgelati sono forse comodi per chi è sempre di corsa, ma sarebbe bene imparare a limitarne il consumo, che dovrebbe essere occasionale. I piatti pronti spesso contengono sostanze atte a migliorarne il sapore e l’aspetto, a discapito dei nutrienti necessari al nostro organismo per raggiungere la sazietà. Sarebbe bene dunque accompagnarli con cibi freschi, ricchi di fibre e vitamine, per ottenere un pasto davvero completo ed evitare di riaprire il frigorifero affamati dieci minuti dopo esserci alzati da tavola.

Dolci e prodotti da forno industriali

Dolci, biscotti e merendine di produzione industriale sono comunemente confezionati con zucchero bianco e farine raffinate. Ciò li rende ricchi di calorie, ma poverissimi per quanto riguarda le fibre, le maggiori responsabili del senso di sazietà, spesso del tutto assenti. Sappiamo bene che è molto difficile resistere alla tentazione dei dolci. Bisognerebbe dunque evitare i prodotti confezionati e provare a prepararli in casa utilizzando farina integrale e poco zucchero, che potrebbe essere sostituito da uva sultanina o fichi secchi, per dolcificare. Stesso discorso per fette biscottate, gallette e cracker, che troppo spesso considerati salutari e sazianti, subiscono processi di trasformazione tali che risultano svuotati delle principali caratteristiche nutrizionali con l’aggravante di contenere oli vegetali che si trasformano in grassi idrogenati,

Barrette dietetiche

La barrette light non sempre sono di buona qualità. Spesso, pur dicendosi dietetiche, contengono lo sciroppo di glucosio-fruttosio di cui sopra. Inoltre, provando ad utilizzarle in sostituzione del pranzo, correremmo il rischio di apportare al nostro organismo nient’altro che calorie vuote ed insufficienti a saziarci, spingendoci ad abbuffarci a cena, divorati dai morsi della fame. Molto meglio dunque puntare su pasti ben bilanciati, sani ed il più possibile preparati da noi.

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