Educazione alimentare in tutte le scuole medie dal 2012

Agli studenti verrà insegnata l'educazione alimentare a partire dai tempi e modi di assunzione dei cibi, fino alla storia dei processi in campo agricolo. Il programma, dal titolo 'Salute e Cibo. Piani di educazione scolastica alimentare' è stato presentato a Milano e fa seguito ad un protocollo d'intesa siglato da Federalimentare e dal ministero dell'Istruzione, che propone la condivisione nazionale dell’iniziativa.

Educare gli studenti italiani a mangiare sano, nutrirsi bene e restare in salute. È questo l’obiettivo della campagna di informazione alimentare che partirà a gennaio del prossimo anno e coinvolgerà tutte le scuole medie italiane.

Agli studenti verrà insegnata l’educazione alimentare a partire dai tempi e modi di assunzione dei cibi, fino alla storia dei processi in campo agricolo. Il programma, dal titolo ‘Salute e Cibo. Piani di educazione scolastica alimentare‘ è stato presentato a Milano e fa seguito ad un protocollo d’intesa siglato da Federalimentare e dal ministero dell’Istruzione, che propone la condivisione nazionale dell’iniziativa.

Il progetto educativo mira ad informare i ragazzi sull’attualità evidenziando che “non esistono cibi buoni e cattivi, ma corrette modalità e frequenze di consumo” – spiega Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare – L’industria alimentare italiana collabora con le istituzioni per stili di vita più sani”.

La novità sostanziale del progetto risiede nella didattica: i ragazzi non seguiranno lezioni contingentate nell’ora di educazione alimentare, ma affronteranno l’argomento nel corso di tutte le ore di lezione e nell’ambito di tutte le materie studiate quotidianamente.

Ci sarà quindi un approccio trasversale: nelle ore di scienze approfondiranno i processi produttivi, in quelle di storia e geografia l’evoluzione dei modelli alimentari nei secoli o le tipicità del territorio, mentre in quelle di italiano le insegnanti si focalizzeranno sulle parole del cibo.
Il progetto coinvolgerà 77.000 classi – per un totale di 1,6 milioni di alunni e rispettive famiglie – 148.000 insegnanti e prevede anche scambi di esperienze con aziende agricole, favorendo stage per il personale scolastico e attività di ricerca per l’università.

Inoltre, Federalimentare pubblicherà i dati sui fabbisogni formativi delle imprese, mentre il Miur darà delle linee guida per favorire l’offerta formativa proposta dalle imprese e la domanda del sistema scolastico.
Iniziata nel 2009 con un progetto pilota, che si è esteso per tutto il 2010, l’iniziativa Scuola e cibo ha già coinvolto 15 scuole elementari di Milano, Roma e Catania e il prossimo novembre proseguirà con dei corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici di scuole medie.
Il programma Scuola e cibo – ha detto Riccardo Garosci, presidente del comitato Miur – si estenderà progressivamente anche agli studenti delle scuole superiori, fino all’università’ per coprire l’intero ciclo educativo e formare le nuove generazioni anche in vista dell’Expo del 2015”.

Verdiana Amorosi

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