Happy Meal: nel sacchetto di McDonald’s meno fritti e più frutta e verdura

Dopo anni di battaglie, il McDonald’s ha finalmente iniziato ad ascoltare queste voci e nei giorni scorsi ha fatto sapere che è in corso un restyling del prodotto, che partirà operativamente da settembre, quando le porzioni di fritto verranno ridotte e accompagnate – come già si inizia a vedere in diversi menu della stessa catena – da sacchetti monoporzione di frutta tagliata a fette.

Sebbene ci siano tanti buoni motivi per non mangiare più dal McDonald’s, l’happy meal – il pasto take away dedicato ai ragazzi del fast food più famoso al mondo – continua a riscuotere grande successo. Nonostante l’obesità tra i più piccoli sia un fenomeno crescente, specie negli Stati Uniti.

A decretare il grande successo dell’Happy Meal è la sua formula di marketing: scatola colorata e attraente (per i più piccoli, ma anche per gli adulti) e i gadget presenti all’interno, associati spesso ai film in uscita nelle sale cinematografiche.

Tutto questo successo preoccupa le associazioni americane di alimentaristi e quelle in difesa della salute dei bambini, che da anni fanno pressione affinché la confezione super colorata contenente il menu per bambini, a base di panino e patatine, diventi meno calorico e più salutare. In California, addirittura, in una cittadina a Sud di San Francisco proprio con questo obiettivo è stata messa al bando la “sorpresa” dell’Happy Meals.

Dopo anni di battaglie, il McDonald’s ha finalmente iniziato ad ascoltare queste voci e nei giorni scorsi ha fatto sapere che è in corso un restyling del prodotto, che partirà operativamente da settembre, quando le porzioni di fritto verranno ridotte e accompagnate – come già si inizia a vedere in diversi menu della stessa catena – da sacchetti monoporzione di frutta tagliata a fette.

Un modo per educare i più piccoli a mangiare sano, ma soprattutto un’occasione – per la più grande catena di fast food del mondo – per riabilitare la propria immagine presso le associazioni alimentariste.

Ad approvare la scelta di McDonald’s anche la first lady americana, Michelle Obama, – da sempre impegnata in modo ufficioso nelle campagne di sensibilizzazione a favore di frutta e verdura – che ha commentato favorevolmente l’iniziativa, definita come “un passo positivo per risolvere il problema dell’obesità infantile”.

Verdiana Amorosi

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