Verza: le straordinarie proprietà nutrizionali e come cucinarla per mantenere i benefici

Scopri le straordinarie proprietà nutrizionali della verza e come valorizzarle in cucina per mantenere al meglio i suoi benefici per la salute. Trova consigli e ricette per integrare questo prezioso ortaggio nella tua dieta quotidiana e assicurarti un apporto ottimale di nutrienti e gusto

La verza (Brassica oleracea sabauda), altrimenti detta cavolo verza (o anche cavolo di Milano), è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere, il che la rende molto simile, soprattutto nel sapore, al cavolo cappuccio. Molto ricca in vitamina A , vitamina C e K, la verza è ricca di proprietà nutrizionali. Quali sono? E come cucinarla al meglio?

A differenza del cavolo cappuccio, la verza ha foglie grinzose, croccanti e di grandi dimensioni, increspate e ricche di nervature sporgenti. La parte commestibile in questo caso è un cuore di foglie più chiare che forma una palla ben compatta.

La coltivazione più diffusa del cavolo verza è quella autunno-invernale al sud Italia, ma di ottime coltivazioni se ne trovano anche in Piemonte, in Lombardia, Trentino, in Veneto e in Emilia Romagna. In ogni caso, la coltivazione è molto diffusa perché fondamentalmente non ha bisogno di alcun particolare accorgimento ed è disponibile in due varietà: una matura per la raccolta e il consumo in inverno e una, un po’ meno diffusa, per la raccolta in primavera e in estate (noti sono il “Precocissimo d’Asti” e il “salarite”).

Verza, proprietà nutrizionali e benefici

Il cavolo verza è un ortaggio davvero poco calorico e molto saziante: una porzione da 100 g apporta solo 27 kcal. La maggior parte dell’energia è data dai carboidrati, che costituiscono il 6% del peso, mentre le proteine ne formano solo il 2% e la quantità di grassi è quasi assente.

La verza contiene vitamina A, vitamina C, e vitamina K. In più, è ricca di sali minerali come il potassio, il ferro, il fosforo, il calcio e lo zolfo (al quale si deve il suo caratteristico odore durante la cottura), elementi indispensabili per la costituzione di cellule e tessuti e per l’idratazione cutanea.

Proprietà Nutrizionali della Verza (per 100 grammi):

Nutriente Quantità
Calorie 31 kcal
Proteine 1.61 g
Grassi 0.19 g
Carboidrati 7.37 g
Fibre 2.7 g
Zuccheri 2.2 g
Vitamina A 2267 IU
Vitamina C 47.2 mg
Calcio 51 mg
Ferro 0.47 mg
Potassio 316 mg
Fosforo 32 mg
Magnesio 12 mg

I benefici della verza

In numerosi studi, si conferma la capacità della verza di essere un ortaggio:

  • diuretico, grazie al buon apporto di potassio e al minimo contenuto di sodio
  • antiossidante, grazie alle elevate quantità di vitamina E e C
  • stimolante dell’attività intestinale, grazie all’apporto di fibre
  • protettivo per la mucosa dello stomaco, grazie alla buona concentrazione di S-metilmetionina e glucosinolati, isotiocianiane antiinfiammatorie, polifenoli antiossidanti e glutamine

Inoltre, molte sono le ricerche che hanno dimostrato che il cavolo verza e gli altri ortaggi della famiglia delle crucifere sarebbero capaci di esercitare un’azione protettiva nei confronti dei tumori. Il merito sarebbe dei cosiddetti isotiocianati, sostanze in grado di stimolare le cellule a produrre alcuni bioenzimi efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA, soprattutto a livello di bronchi e polmoni. E non solo: l’alto contenuto di sostanze antiossiddanti e di sulforafano renderebbe la verza utile nella prevenzione dei tumori dell’apparato digerente.

Come si può mangiare la verza

Anche il cavolo verza, così come in genere tutti gli ortaggi, è sempre meglio consumarlo crudo. In questo caso, per valorizzare il sapore e le caratteristiche nutritive, può bastare mangiarlo tagliato finemente e condito con olio extravergine di oliva e un pizzico di sale (se aggiungete un pizzico di semi di cumino è anche più digeribile).

Se decidete di cuocerlo, per il cavolo verza è sufficiente una cottura breve e a temperatura contenuta. È tuttavia da preferire la cottura al vapore oppure stufare la verza in padella, perché, essendo naturalmente ricca di fibra solubile, queste si disperderebbero nell’acqua di cottura se la verza fosse troppo bollita.

Per prevenire la degenerazione delle articolazioni, o nella cura di artriti e artrosi, provate una centrifuga del succo fresco di verza. Un paio di bicchieri di questo succo da integrare con succo di carota, possono alleviare il dolore delle articolazioni.

Infine, tra i rimedi della nonna rientra il decotto di foglie di verza, utile in caso di bronchiti e attacchi di asma, mentre l’acqua di cottura, ricca di zolfo, avrebbe effetti benefici nella di eczemi e infiammazioni.

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Come scegliere la verza e quando è il suo periodo

Al reparto ortofrutticolo, al momento di scegliere una verza, tenete d’occhio il cespo, che deve essere sodo, e le foglie, che devono essere tutte integre, ben consistenti e turgide e di un colore verde acceso. Scegliete una verza con foglie esterne compatte e di colore verde brillante. Evitate quelle che mostrano segni evidenti di appassimento o macchie scure. La verza dovrebbe essere compatta e densa, con foglie che si presentano fresche e croccanti al tatto, assicuratevi poi che non abbia odori sgradevoli o segni di fermentazione. Il gambo dovrebbe essere rigido e sodo, mentre le foglie esterne devono essere integre e prive di tagli o buchi.

Qual è il periodo migliore per comprare la verza

La verza è disponibile in quasi tutte le stagioni, ma la sua stagione migliore è dall’autunno all’inverno, con il picco di freschezza tra ottobre e febbraio. Durante questi mesi, la verza è al massimo della maturazione e offre il massimo sapore e valore nutrizionale.

Che differenza c’è tra cavolo verza e verza?

La distinzione tra verza e cavolo verza è inesistente: si tratta di due modi differenti per indicare la medesima varietà di cavolo. Questa varietà è caratterizzata da foglie increspate, di colore verde intenso o verde-giallo, dalla superficie riccia e ondulata.

Quando non si deve mangiare la verza

Sebbene sia adatta a tutti, la verza potrebbe essere controindicata in alcune condizioni, per cui è meglio evitare di mangiarla, o almeno limitarne il consumo.

Problemi digestivi

La verza può essere difficile da digerire per alcune persone, in particolare per chi soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo o colite. In questi casi, è meglio consumarla in piccole quantità e ben cotta.

Interazioni con farmaci

La verza può interagire con alcuni farmaci, come i anticoagulanti. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare il medico prima di consumarla.

Allergie

La verza può causare allergie in alcune persone. I sintomi più comuni sono orticaria, prurito e difficoltà respiratorie. In caso di allergia, è importante evitare il consumo di verza e di tutti gli altri alimenti appartenenti alla famiglia delle crucifere, come broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles.

Ecco alcuni casi specifici in cui è meglio evitare o limitare il consumo di verza:

  • In gravidanza e allattamento: la verza è un alimento sicuro per la gravidanza e l’allattamento, ma è meglio evitarla in caso di gastrite, reflusso gastroesofageo o colite.
  • In caso di calcoli renali: la verza contiene ossalato, un minerale che può favorire la formazione di calcoli renali. In caso di calcoli renali, è meglio evitare la verza o limitarne il consumo.
  • In caso di ipotiroidismo: la verza contiene goitrogeni, sostanze che possono interferire con la produzione di ormoni tiroidei. In caso di ipotiroidismo, è meglio evitare la verza o limitarne il consumo.

 

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