Alcol cancerogeno, ecco come i produttori ci nascondono la correlazione

L’industria dell’alcol, un po’ come quella del fumo, veicola molte informazioni sulla salute delle persone e inganna i consumatori. Ecco la ricerca.

Alcol e cancro: la relazione c’è e il rapporto che correla i consumi di bevande alcoliche al rischio oncologico sarebbe stato sottovalutato (e taciuto) dai maggiori produttori di alcolici. È la notizia che emerge da una ricerca di alcuni ricercatori britannici e svedesi, secondo cui l’alcol è cancerogeno e il comparto industriale lo avrebbe volontariamente nascosto.

D’altronde, che le bevande alcoliche siano capaci di aumentare il rischio di cancro del cavo orale, della faringe, dell’esofago e della laringe e in più siano correlate all’insorgenza di tumore del fegato e dell’intestino e della mammella nelle donne è cosa risaputa e ben consolidata. È per questo che, secondo l’Aiom, non si dovrebbero assumere prima dei 15 anni perché l’organismo non è in grado di digerirle bene.

Ora gli scienziati della London School of Hygiene & Tropical Medicine (LSHTP) in collaborazione con quelli dello svedese Karolinska Institutet, hanno analizzato le informazioni relative al cancro che comparivano nei siti web e nei documenti di quasi 30 aziende del settore alcolici in tutto il mondo, tra il settembre 2016 e il dicembre 2016. E il risultato è surreale: l’industria delle bevande alcoliche inganna il pubblico riducendo e falsificando il legame tra l’alcol e il cancro – in particolare il cancro al seno – nell’obiettivo di proteggere i propri profitti.

Lo studio

Per questa analisi – pubblicata su Drug and Alcohol Review – sono state esaminate siti web e documenti diffusi da 27 organizzazioni finanziate dall’Industria dell’alcol, soprattutto “aspetti sociali e organizzazioni di pubbliche relazioni” (SAPROs) e organismi simili. I ricercatori hanno inteso determinare in che misura l’industria dell’alcool interpreti le prove scientifiche sull’alcol e sul cancro per poi riportarle ai consumatori. Hanno analizzato le informazioni sul cancro e sul consumo di alcolici diffusi dagli organismi del settore alcolico e hanno scoperto solo che le loro tattiche sono quelle di “negazione, distorsione e distrazione”, molto simili a quelle delle aziende di sigarette che limitano l’esposizione al tabacco come causa principale del cancro.

E in effetti gli autori dello studio hanno individuato 3 principali strategie di settore:

  • omettere selettivamente il rapporto tra cancro e alcol, ovvero evitare di menzionare il cancro mentre si discute di altri rischi o ignorare neoplasie specifiche
  • distorcere le informazioni con la falsificazione o l’offuscamento della reale natura del rischio
  • distrarre e spostare l’attenzione lontano dagli effetti indipendenti dell’alcool sui tumori comuni

E invece “il peso delle prove scientifiche chiaro: il consumo di alcol aumenta il rischio di alcune delle forme più comuni di cancro, tra cui numerosi tumori comunidice Mark Petticrew della LSHTP e principale autore dello studio. La consapevolezza pubblica di questo rischio è bassa e si è sostenuto che una maggiore consapevolezza del pubblico, in particolare del rischio di cancro al seno, costituisce una grave minaccia per l’industria dell’alcool. Nella nostra analisi si suggerisce che i principali produttori di alcol a livello mondiale potrebbero tentare per attenuare ciò diffondendo informazioni fuorvianti sul cancro attraverso i loro testi che invitano a un ‘bere responsabile‘”.

Dai risultati è inoltre emerso che i materiali dei produttori di alcolici sembrano omettere o falsificare nello specifico soprattutto le prove sul cancro del seno e del colon-retto. Quando invece il cancro al seno era menzionato, 21 delle organizzazioni analizzate non riportavano informazioni sul cancro al seno o le confondevano tra molti altri fattori di rischio alternativi per lo stesso tipo di cancro.

Ad esempio, il sito web di talkalcohol.com del produttore di birra SAB Miller afferma in modo errato che “non esiste alcun legame tra alcol e la maggior parte dei tumori, ad eccezione di tumori al tratto aerodigestivo superiore e al fegato”. Allo stesso modo, il gruppo Portman afferma che “la stragrande maggioranza dei tipi di cancro non sono associati al consumo di alcol”.

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E invece, tra più di 200 tipi di cancro, l’alcol è riconosciuto dalle autorità mediche come una delle cause più comuni.

L’industria dell’alcol, insomma, un po’ come quella del fumo, veicola molte informazioni sulla salute delle persone e inganna i consumatori.

Germana Carillo

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