Diabete gestazionale: sintomi, cause, come prevenirlo e come curarlo

Il diabete gestazionale è un’alterazione del metabolismo del glucosio che viene diagnosticata per la prima volta proprio durante la gravidanza. Quali sono i sintomi? Ed è possibile prevenirlo?

Diabete in gravidanza. Chi di voi ha già avuto un figlio o è in attesa sa bene che durante i nove mesi di gestazione ci potrebbe essere un (ulteriore) “nemico” da tenere a bada: il diabete gestazionale. Si tratta di un’alterazione del metabolismo del glucosio che viene diagnosticata per la prima volta proprio durante la gravidanza. Quali sono i sintomi? Ed è possibile prevenirlo?

Sia chiaro e nessuna preoccupazione: si tratta di una modifica dei valori legata esclusivamente, in soggetti sani, alla gravidanza, per questo motivo passeggera. È in ogni caso da tenere sotto controllo con l’aiuto del proprio medico.

LEGGI anche: SINTOMI GRAVIDANZA: I 15 PIÙ COMUNI

Non bastano, infatti, nausee, vomito, dolori ovunque e sbalzi di umore, ma si potrebbe mettere per lo mezzo anche un valore sballato del glucosio. È ovvio che il diabete gestazionale non ha nulla a che fare con il diabete, anche se nel corso dei nove mesi di gestazione può complicarsi, dando luogo a patologie anche complesse. Se si seguono tutti gli accorgimenti dovuti, però, si porta tranquillamente avanti la serenamente e senza rischi, né per la mamma né per il nascituro.

Cos’è il diabete gestazionale e valori di riferimento

Il diabete gestazionale (GDM) è un disordine metabolico che porta a una ridotta tolleranza al glucosio, che insorge o viene individuato per la prima volta nella vita di una donna durante la gravidanza.

Una condizione che molto frequentemente non esclude la preesistenza di un’intolleranza glucidica, che viene poi aggravata dalla gestazione. Cosa accade? I disordini ormonali dovuti alla condizione di gravidanza aumentano la resistenza all’insulina e rendono le cellule meno sensibili alla sua azione. In questo modo, al pancreas risulta difficile compensare questo deficit attraverso un proporzionale aumento della sintesi e del rilascio di insulina.

Si tratta, quindi, di un fenomeno per alcune “fisiologico”, che non comporta gravi pericoli per la gestante e per il bambino che nascerà: basti pensare, infatti, che il periodo più a rischio di malformazioni fetali congenite è quello va dal concepimento alla decima settimana, mentre il diabete gestazionale tende in genere a presentarsi dopo la ventiquattresima settimana, quando lo sviluppo di organi e degli apparati è già concluso.

LEGGI anche: ACIDO FOLICO: BENEFICI ED EFFETTI COLLATERALI

In ogni caso, se alla prima visita in gravidanza si identifica un alto rischio di diabete gestazionale (vedi sotto), è previsto uno screening già a partire dalla 16-18ma settimana, ripetuto poi alla 24-28ma settimana.

Le donne più a rischio di diabete gestazionale sono coloro che hanno:

  • familiarità positiva per diabete in parenti di primo grado
  • GDM in precedente gravidanza
  • sovrappeso e/o obesità prima della gravidanza
  • macrosomia in gravidanze precedenti
  • glicosuria marcata nella gravidanza in corso
  • precedente parto di bambini di peso superiore a 4,5 kg
  • età piuttosto avanzata per la gravidanza (superiore a 35 anni)
  • gravidanza gemellare
  • etnie a maggiore rischio (Asia meridionale, Caraibi, Medio Oriente)

tabella rischio diab gest

Fonte tabella: Giornale italiano di Diabete

In questi casi, le donne dovranno essere sottoposte a test da carico con 75 g di glucosio (OGTT) con verifica dei valori glicemici all’inizio, dopo un’ora e dopo due ore.

I parametri diagnostici sono:

  • glicemia ≥ 95 mg/dl a digiuno
  • glicemia ≥ 180 mg/dl dopo un’ora
  • glicemia ≥ 153 mg/dl dopo due ore

Basta uno solo di questi valori alterato per parlare di diabete gestazionale.

Nel caso ci siano valori della glicemia a digiuno superiori a 126 mg/dl in due momenti diversi della giornata, oppure un valore glicemico superiore a 200 mg/dl in un qualsiasi momento della giornata confermato da un valore a digiuno di glicemia superiore a 126 mg/dl, oppure un valore di emoglobina glicata superiore al 6,5%, si parla di diabete manifesto. (Fonte: Diabete.net)

Diabete gestazionale sintomi

La sintomatologia del diabete gestazionale è per la maggioranza dei casi assente. Raramente, la donna in attesa può notare segni e sintomi tipici dell’iperglicemia.

I sintomi più comuni sono:

  • aumento ingiustificato della sete (polidipsia)
  • frequente bisogno di urinare (poliuria)
  • perdita di peso corporeo
  • nausea e vomito (molto comuni in gravidanza e quindi poco significativi)
  • disturbi della vista
  • infezioni delle vie urinarie, come cistiti e candidosi

LEGGI anche: DIABETE: I 10 SINTOMI INIZIALI PIÙ COMUNI

Diabete gestazionale cause

Durante i nove mesi di gravidanza la placenta secerne diversi ormoni, alcuni dei quali possono portare un aumento degli zuccheri nel sangue. Nella maggioranza dei casi, è l’organismo stesso a reagire aumentando la produzione di insulina, che è il principale ormone incaricato all’utilizzazione degli zuccheri da parte dei tessuti e alla riduzione dei loro livelli nel sangue.

Se tutto ciò non funziona regolarmene, se cioè il pancreas della madre non riesce a far fronte all’iperglicemia producendo sufficienti quantità di insulina, allora ecco che compare il diabete. Ciò può capitare per diverse cause:

  • familiarità per diabete
  • diabete gestazionale in precedente gravidanza
  • sovrappeso e/o obesità prima della gravidanza
  • età avanzata della donna (superiore a 35 anni)

Diabete gestazionale come prevenirlo

Come abbiamo detto, una donna con diabete gravidico porta a termine la gravidanza con serenità e senza complicazioni. Tuttavia, e non solo per il rischio diabete, è sempre fondamentale che il concepimento sia preceduto da un consulto medico e da un controllo ottimale del diabete e di tutti i valori prima, durante e dopo la gravidanza

LEGGI anche: 10 CIBI DA EVITARE IN GRAVIDANZA

Le regole per prevenire la comparsa del diabete gestazionali possono essere:

  • non eliminare del tutto i carboidrati complessi
  • aumentare il consumo di fibra, come cereali integrali
  • porzioni più abbondanti di verdura
  • ridurre l’assunzione di calorie
  • distribuire il consumo del cibo in più pasti e a orari regolari, per facilitare la digestione e regolarizzare la presenza di glucosio nel sangue
  • ridurre la quantità di grassi, soprattutto di grassi saturi e di colesterolo
  • preferire oli vegetali (in particolare quello extravergine d’oliva), rispetto al burro e alla margarina
  • scegliere latte e yogurt magri o parzialmente scremati
  • eliminare dalla dieta tecniche di cottura come la frittura, sostituendola con alimenti cotti alla griglia

gravidanza dieta

Diabete gestazionale come curarlo

In caso venga accertato diabete gestazionale, sarà il medico a consigliare cosa mangiare e cosa no. In genere, la dieta deve essere ricca di alimenti con basso valore glicemico, che rilascino gli zuccheri nel sangue in maniera lenta e graduale, ma comunque non tanto diversa da quella seguita dalle gestanti normoglicemiche, con una riduzione degli zuccheri a favore dei carboidrati complessi.

LEGGI anche: INDICE GLICEMICO: PERCHÉ È IMPORTANTE E QUALI SONO GLI ALIMENTI A BASSO IG

I primi sono contenuti nei dolci e nelle bevande zuccherate (inclusi molti succhi di frutta industriali), i secondi abbondano nei legumi e nei cereali, come pasta, pane e riso, che vanno comunque consumati con una certa moderazione.

Se non ci sono controindicazioni, inoltre, è fondamentale anche fare 30-40 minuti di attività aerobica almeno tre volte a settimana, per migliorare i valori glicemici del dopopranzo e a digiuno. Ovviamente senza esagerare e seguendo tutte le indicazioni degli esperti.

LEGGI anche: 10 SPORT E ATTIVITÀ DA FARE IN GRAVIDANZA

Di solito, una dieta corretta consente già di per sé di mantenere la glicemia nei limiti “ottimali” per la gravidanza. Quando ciò non avviene, è possibile ricorrere a piccole iniezioni di insulina, seguendo quanto prescritto dal medico.

LE DOMANDE FREQUENTI

  • Se ho il diabete gestazionale, devo partorire con il cesareo? Non è verità assoluta, perché in genere il cesareo si valuta caso per caso, a prescindere dalla presenza di diabete gestazionale.
  • Se ho il diabete gestazionale devo anticipare il parto? Se si riesce a tenere il diabete sotto controllo durante tutto il periodo di gestazione, si aspetta semplicemente che il travaglio arrivi spontaneamente. Se però il bambino è macrosomico o c’è un eccesso di liquido amniotico può essere il segnale di un mal compenso metabolico, per cui si può decidere caso per caso se programmare l’induzione o il cesareo.
  • Il mio bambino è predisposto ad avere il diabete? Se il bebè nasce da una mamma geneticamente predisposta, anche lui potrebbe essere predisposto ad avere il diabete da adulto.

Germana Carillo

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook