La dieta semi-vegetariana allunga la vita e protegge il cuore

Diventare demitarian, cioè semi-vegetariani, non soltanto per proteggere il Pianeta, come suggerisce l’Onu, ma anche per salvaguardare la propria salute. Se non ve la sentite di diventare vegetariani, potreste pensare di ridurre in modo considerevole il vostro consumo di carne per verificare gli effetti sulla salute di questa scelta.

Diventare demitarian, cioè semi-vegetariani, non soltanto per proteggere il Pianeta, come suggerisce l’Onu, ma anche per salvaguardare la propria salute. Se non ve la sentite di diventare vegetariani, potreste pensare di ridurre in modo considerevole il vostro consumo di carne per verificare gli effetti sulla salute di questa scelta.

Vi avevamo parlato dei reducetariani, cioè di coloro che decidono di consumare carne solo una volta ogni tanto, con obiettivi facilmente raggiungibili, per imparare a mangiarne porzioni ridotte e ad aumentare il consumo di frutta e verdura. Ora gli esperti hanno definito la dieta semi-vegetariana con il termine pro-vegetarian.

Ridurre il consumo di carne rappresenta una scelta graduale e potrebbe essere il primo passo per diventare completamente vegetariani. Secondo gli esperti, la dieta semi-vegetariana può ridurre del 20% il rischio di malattie cardiovascolari, ictus compreso. Ecco dunque una nuova prova che indica come ridurre il consumo di carne sia una scelta benefica per la salute.

I ricercatori dell’Imperial College London sono giunti ad una conclusione ben precisa: seguire una dieta composta per il 70% da cibi di origine vegetale può ridurre del 20% il rischio di morte per malattie cardiovascolari, rispetto a chi segue una dieta che contenga meno del 45% di alimenti vegetali.

Gli esperti hanno preso in considerazione le abitudini alimentari di oltre 450 mila cittadini europei. Si tratta di volontari che hanno preso parte al progetto Epic, che ebbe inizio nel 1992, quando tutti i partecipanti avevano un’età compresa tra i 35 e i 70 anni.

Seguire le abitudini alimentari dei partecipanti per 12 anni ha permesso agli esperti di rivelare che coloro che seguivano una dieta semi-vegetariana, composta dal 70% di cibi di origine vegetale e dal 30% di cibi di origine animale, avevano minori possibilità di andare incontro a malattie cardiovascolari e un rischio di morte inferiore.

Secondo i ricercatori, seguire una dieta in cui l’apporto di cibi di origini animale sia ridotto al solo 30% e consumare frutta, verdura, legumi e alimenti di origine vegetale in abbondanza, è un modo semplice per abbassare il rischio di ammalarsi e di morire a causa di patologie cardiovascolari.

Per prevenire il rischio di ictus e infarto è dunque utile seguire una dieta composta prevalentemente da cibi vegetali. Via libera alla frutta e alla verdura di stagione e ai legumi come fonte vegetale di proteine alternativa alla carne, al pesce e ad altri prodotti di origine animale.

Si tratta dei risultati presentati in occasione dell’ultimo meeting dell’American Heart Association, tenutosi a Baltimora. Camille Lassale, responsabile dello studio, ha sottolineato che in questo approccio ci si concentra sull’aumento della percentuale di alimenti a base vegetale rispetto a quelli di origine animale, che si traduce in un miglioramento dell’equilibrio nutrizionale della nostra dieta.

Siamo di fronte ad un ulteriore studio che va a sottolineare i benefici di una dieta vegetariana o quasi vegetariana, in cui il buon senso, accompagnato dai dati raccolti dagli esperti, indica di aumentare il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali rispetto ai prodotti di origine animali.

Siete pronti a modificare la vostra dieta a favore dei cibi vegetali, ma senza troppi sacrifici, per proteggere il cuore e la circolazione? Tenete anche conto che, secondo uno studio precedente, una dieta completamente vegetariana riduce il rischio di malattie cardiache del 32%. Dunque il passo da una dieta semi-vegetariana a una dieta vegetariana per proteggere il cuore e la circolazione potrebbe essere davvero breve.

Marta Albè

Fonte foto: consumeraffairs.com

Leggi anche:

Perché veg è meglio? I vantaggi nutrizionali di una dieta vegetariana e vegana

Urge dimezzare il consumo di carne: Unep invita a diventare “demitarian”

Reducetariani: mangiare meno carne ma di qualità per salvaguardare ambiente e salute

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook