Caffè: chi l’ha detto che fa male al cuore? Se preso con moderazione protegge le arterie

Il caffè fa bene al cuore: uno studio dimostra la correlazione tra un moderato consumo di caffè e una minore incidenza di aterosclerosi alle arterie coronariche

Il caffè giova al cuore: ancora un altro studio a prova che il caffè, preso con moderazione, fa bene! Ne sono convinti alcuni ricercatori coreani, secondo cui le arterie di chi beve caffè sono più sane.

In pratica, secondo uno studio condotto al Kangbuk Samsung Hospital di Seul vi è una chiara correlazione tra un moderato consumo di caffè e una minore incidenza di aterosclerosi alle arterie coronariche.

L’esperimento – Alla ricerca sono stati coinvolti più di 25mila persone sane residenti in Corea del Sud delle quali è stato monitorato il consumo di caffè. In questo modo, gli studiosi hanno rilevato la presenza di calcio nei vasi sanguigni, che indica l’esistenza di placche nelle arterie dovute al deposito di grassi, e hanno concluso che chi beve da tre a cinque tazze di caffè al giorno è un po’ più al riparo dal rischio di sviluppare occlusioni delle arterie rispetto a chi il caffè non lo beve o ne beve troppo.

Nelle persone affette da aterosclerosi, le placche possono anche arrivare a formare trombi che ostruiscono i vasi e, tra le possibili conseguenze c’è l’infarto del miocardio, se sono interessate le arterie coronarie, e gli ictus, se sono colpite le arterie cerebrali.

Il merito di una protezione a livello cardiovascolare sarebbe quindi della caffeina? Non è ancora chiaro ai ricercatori. Quello che è certo che è che servono ulteriori studi per sfatare definitivamente il mito del caffè pericoloso per la salute di cuore, coronarie e arterie.

La caffeina è una xantina, un alcaloide che si trova in molte piante: dai chicchi di caffè alle foglie di tè, dai semi di cacao alle bacche di guaranà e alle noci di cola, e che viene aggiunta a bevande analcoliche e a diversi farmaci sia con ricetta sia da banco. In genere, il contenuto medio di caffeina è di circa 85 mg per 150 ml (1 tazza) nel caffè tostato macinato, di 60 mg nel caffè istantaneo, di 3 mg nel caffè decaffeinato, di 30 mg nella foglia o nella busta di tè, di 20 mg nel tè istantaneo e di 4 mg nel cacao o nella cioccolata calda. Un bicchiere (200 ml) di una bevanda analcolica che contiene caffeina contiene in media circa 20-60 mg di caffeina.

Assumere il giusto quantitativo di caffè, insomma non fa certo male, né mette a repentaglio la nostra salute. Come tutte le cose, l’importante è non abusarne!

Germana Carillo

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