Data di scadenza: sono una tecnologa alimentare e ti spiego quando devi rispettarla (e quando no)

Ci sono alimenti più delicati di altri in cui la data di scadenza risulta essere particolarmente importante, si tratta soprattutto dei cibi e delle bevande di origine animale. Scopriamo meglio come conservarli e utilizzarli correttamente (oltre che come considerare effettivamente la loro data di scadenza) con l’aiuto della tecnologa alimentare Maria Grazia Venturini

Tutti sappiamo che quando acquistiamo prodotti confezionati dobbiamo stare ben attenti alla data di scadenza ed evitare di consumare quegli alimenti dopo il giorno impresso sul pacchetto. Ma è davvero sempre così e vale per tutti gli alimenti?

Innanzitutto è importante fare chiarezza sulle due diciture che possiamo trovare sulle confezioni degli alimenti, la vera e propria “data di scadenza” o quello che viene chiamato “termine minimo di conservazione”. Ci spiega nel dettaglio la differenza tra le due denominazioni Serena Pironi, Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria:

Ci sono alimenti più delicati di altri in cui la data di scadenza risulta essere particolarmente importante, si tratta soprattutto dei cibi e delle bevande di origine animale. Scopriamo meglio come conservarli e utilizzarli correttamente (oltre che come considerare effettivamente la loro data di scadenza) con l’aiuto della tecnologa alimentare Maria Grazia Venturini.

Yogurt

Un alimento che tante persone hanno in casa e su cui c’è una data di scadenza molto precisa è lo yogurt che però qualche giorno dopo la data impressa sulla confezione con la dicitura “da consumare entro” potrebbe in realtà essere ancora buono ma solo se è sempre stato conservato in maniera corretta e non ha subito sbalzi termici durante il trasporto. Certo dopo la data di scadenza non si assicura più la presenza di fermenti lattici utili alla motilità intestinale, presenza che spinge diverse persone ad acquistare e consumare yogurt.

Uova

Altro alimento molto delicato sono le uova, che sarebbe sempre meglio acquistare da un contadino di fiducia in modo tale da poter verificare non solo il cibo con cui sono nutrite le galline ma anche le condizioni in cui vivono gli animali che devono avere spazio a sufficienza per poter razzolare liberamente. In questo caso sarà lui stesso, in base a quando sono state deposte le uova, a dirvi quanto possono essere conservate. Se invece le acquistate al supermercato la data impressa sulla confezione va sempre guardata con attenzione. Ma non solo, bisogna sapere anche come conservarle e consumarle

Carne

Chi mangia carne sa quanto questo sia un alimento di facile deperimento se non ben conservato e quanto ciò possa essere potenzialmente pericoloso per la salute. Ma c’è differenza tra le varie tipologie? Ci sono carni che a parità di data di scadenza andrebbero consumate prima di altre?

La dottoressa Venturini, infine, ci dà qualche suggerimento utile anche se siamo soliti congelare e scongelare gli alimenti.

A volte per comodità acquistiamo alimenti congelati oppure li compriamo freschi e dopo averli un po’ elaborati li congeliamo noi stessi. Ci preoccupiamo che il congelamento avvenga nel modo corretto e riponiamo gli alimenti in appositi sacchetti oppure in contenitori pratici da infilare nel freezer ma spesso sottovalutiamo invece l’importanza di un corretto scongelamento. Ecco allora gli errori da non fare

Cosa si può consumare dopo la data di scadenza

Ci sono alimenti che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza o meglio il termine minimo di conservazione con tranquillità, naturalmente verificando che siano integri e sempre considerando se per tutto il tempo sono stati conservati correttamente.

Pasta e riso

La pasta e il riso sono alimenti che generalmente possono essere consumati anche qualche mese dopo la data impressa sulla confezione. L’Ue ha intenzione addirittura di togliere la data di scadenza su questi prodotti per limitare lo spreco alimentare. Eccezion fatta per il riso integrale che invece ha un periodo di conservazione più ristretto.

Caffè

Lo stesso vale per il caffè il cui unico inconveniente, se consumato dopo la data di scadenza, potrebbe essere quello di perdere un po’ della sua fragranza e delle sue caratteristiche nutrizionali. Anche questo prodotto comunque potrebbe essere a breve commercializzato senza alcuna data impressa sulla confezione se l’Ue andrà avanti con la sua iniziativa contro gli sprechi.

Zucchero

Sia lo zucchero bianco che quello di canna possono essere considerati prodotti senza scadenza. L’importante è conservarli in luoghi freschi e asciutti al riparo dalla luce del sole. Certamente se teniamo lo zucchero in dispensa per troppo tempo questo tenderà a condersarsi e formare grumi ma non perderà la sua efficacia dolcificante.

Sale

Lo stesso discorso fatto per lo zucchero vale per il sale che si può consumare anche dopo la data di scadenza visto che non perde le sue caratteristiche e non è soggetto all’attacco di microrganismi che possono renderlo pericoloso.

Miele

Anche il miele ha un termine minimo di conservazione impresso sulla confezione, ma a parte il fatto di essere soggetto al fenomeno della cristallizzazione, ovvero al fatto di passare nel tempo dallo stadio liquido a quello solido, sostanzialmente non perde le sue caratteristiche neppure dopo la scadenza.

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