Frutti di bosco congelati: meglio evitarli, più di 1400 i casi di epatite A in un anno

Il Ministero della Salute ha divulgato un comunicato sulla situazione dei frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell'epatite A. Meglio evitarli o consumarli solo dopo averli cotti per almeno 2 minuti a 100 gradi

È ormai più di un anno che si parla della questione frutti di bosco congelati ed epatite A. In questo lasso di tempo sono stati ritirati dal mercato lotti di diverse marche ma l’epidemia, a detta del Ministero della Salute, è ancora in corso anche se da novembre 2013 i casi stanno diminuendo. Nel giro di un anno (i calcoli sono stati fatti dal 1 gennaio 2013 fino al 28 febbraio 2014) i casi di epatite A in Italia sono stati 1463.

Il laboratorio di riferimento del reparto Epatiti Virali dell’ISS si è occupato di eseguire le indagini di tipizzazione del virus dell’epatite A (HAV) riproducendo la sequenza grazie all’utilizzo di alcuni campioni clinici. È così che si è riusciti a capire che il 67.3% dei casi di epatite A presenta la stessa sequenza virale trovata nei frutti di bosco congelati e che quindi, con grande probabilità, quest’ultimi sono stati la fonte dell’infezione.

I casi di epatite A sono distribuiti maggiormente nel nord Italia: la regione più colpita è stata la Lombardia con 358 casi, poi ci sono Emilia Romagna (154 casi), Toscana (142) e Lazio (121). La regione in assoluto meno interessata dal fenomeno è la Sicilia con solo 3 casi.

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Vista la situazione il Ministero della Salute ha deciso di divulgare un comunicato nel quale si consiglia di “utilizzare i frutti di bosco surgelati solo per preparazioni portate a 100° (temperatura di ebollizione) per almeno 2 minuti, ad esempio salse o marmellate”. Infatti, nonostante i lotti incriminati siano già stati tolti dal mercato, le analisi su altri continuano e “non si esclude l’eventualità che altri mix di frutti di bosco surgelati/congelati contaminati, diversi da quelli oggetto di allerta possano essere presenti sul mercato”. Lo stesso discorso vale per i frutti di mare congelati.

Nel dubbio allora meglio non comprarli ma è necessario stare attenti anche ad evitarli in gelaterie, bar e ristoranti che li utilizzano, a meno che non vi siate accertati del fatto che si tratti di prodotti freschi.

Per leggere tutto il comunicato emanato dal Ministero della Salute collegatevi al sito www.salute.gov.it.

Francesca Biagioli

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