Il teflon rilascia sostanze tossiche?

Il teflon è il rivestimento più comune per le padelle antiaderenti. Permette di cuocere il cibo senza il rischio di brucarlo, ma quanto è sicuro per la salute? Possiamo cucinare con le padelle antiaderenti in teflon senza timore? Proviamo ad approfondire questo argomento molto delicato, ricordando che al teflon esistono comunque delle alternative.

Il teflon è il rivestimento più comune per le padelle antiaderenti. Permette di cuocere il cibo senza il rischio di brucarlo, ma quanto è sicuro per la salute? Possiamo cucinare con le padelle antiaderenti rivestie in teflon senza timore?

Proviamo ad approfondire questo argomento molto delicato, ricordando che al teflon esistono comunque delle alternative.

Cos’è il teflon?

Teflon è il nome commerciale di un polimero sintetico, conosciuto come Politetrafluoroetilene e con l’abbreviazione PTFE. Si tratta di una materia plastica resistente alle alte temperature, anche superiori ai 200°C. Il PTFE è idrofobo e presenta uno dei più bassi coefficienti di attrito rispetto ai materiali solidi. In questo modo l’antiaderenza delle padelle rivestite in teflon è garantita.

Sostanze tossiche

Secondo l’Environmental Working Group, la degradazione termica del PTFE porta al rilascio di sostanze tossiche, inclusi gas corrosivi e letali, oltre al PFIB, un agente chimico altamente tossico in grado di persistere molto a lungo nell’ambiente. Sempre a parere dell’Environmental Working Group, il teflon entrerebbe in contatto con il nostro organismo, rimanendo a lungo all’interno di esso, e provocando danni al fegato e alla tiroide, riducendo inoltre la nostra capacità di contrastare le infezioni. Il problema dei residui di teflon nel cibo, e da esso nel nostro organismo, riguarderebbe soprattutto le padelle antiaderenti, ancor di più se rovinate e graffiate.

Pericoli per l’uomo

Il teflon, oltre ad essere dannoso per gli animali – la tossicità letale è stata confermata per i volatili – rappresenterebbe una sostanza pericolosa per l’uomo. In rari casi sarebbe in grado di provocare una sindrome simile all’influenza legata all’esposizione alle sostanze tossiche emanate da questo materiale. I pericoli riguarderebbero anche le donne durante l’allattamento: sono stati individuati residui teflon nel latte materno in 45 soggetti, nel corso di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Manchester.

Dupont, inventore e primo produttore di prodotti rivestiti in teflon, sarebbe stato al corrente dei suoi effetti negativi per la salute per oltre 50 anni. Ciò risultò evidente nel momento in cui gli operai addetti alla produzione iniziarono ad ammalarsi durante il lavoro. I rischi sarebbero legati alle sostanze e ai fumi rilasciati dal teflon durante la cottura.

Teflon presto fuorilegge?

L’Environmental Protection Agency (Epa) – agenzia Americana di protezione ambientale – ha accertato che una delle sostanze utilizzate nella produizione del teflon – l’acido perfluoroctanico (PFOA) – permane nel sangue per 4 anni. Dunque entro il 2015 i produttori dovranno cessarne la produzione. L’Epa, in proposito, si è rivolta a Dupont, 3M ed altre grandi aziende. Si temono soprattutto danni al fegato e all’apparato riproduttivo, oltre che per la gravidanza e per i futuri nati, dato che i residui di questo materiale sono stati individuati nei cordoni ombelicali e nel sangue delle donne in attesa di un figlio. Gli sversamenti industriali di PFOA possono provocare l’accumulo della sostanza tossica nelle falde acquifere, con contaminazione delle acque potabili. Il PFOA è ritenuto una sostanza probabilmente cancerogena per gli esseri umani.

Padelle antiaderenti: sono pericolose?

teflon rovinato

La decisione statunitense di mettere al bando teflon e PFOA dovrebbe farci riflettere. Utilizzare padelle antiaderenti, soprattutto se rovinate, è pericoloso? Altroconsumo nel 2011 aveva condotto dei test su padelle rovinate ad arte senza rilevare il rilascio di sostanze tossiche, ma semplicemente la perdita dell’antiaderenza delle stesse.

Se gli studi scientifici hanno però individuato sostanze pericolose legate all’esposizione al teflon nel sangue e nell’organismo umano, risulta difficile credere che le padelle antiaderenti rivestite in teflon siano tra le cause da escludere. Nel dubbio, meglio non correre rischi, soprattutto con le padelle particolarmente consumate.

Alternative al Teflon

Vi aveva già parlato delle possibili alternative al teflon. Per quanto riguarda le padelle e le pentole, una delle scelte più sicure riguarderebbe l’acciaio inossidabile. L’acciaio inox è ritenuto uno dei materiali più inerti e sarebbe in grado di rilasciare soltanto piccole quantità di cromo e nickel. Ciò potrebbe comunque causare problemi a coloro che soffrono di allergie o intolleranze, quindi una scelta valida in questo caso può riguardare le pentole in vetro pirex. Anche le padelle in ghisa smaltata, non rivestite con vernici tossiche, e le padelle ecologiche garantite come prive di teflon possono rappresentare una soluzione praticabile. Scoprite qui tutte le alternative al teflon.

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