Olio extravergine d’oliva contro l’invecchiamento,per prevenire l’Alzheimer

Alzheimer, olio extravergine d'oliva. L’olio extravergine d’oliva è un potente alleato contro l’invecchiamento e per prevenire l’Alzheimer. Le proprietà salutari dell’olio extravergine hanno trovato un supporto sempre maggiore da parte della ricerca scientifica. Ciò ha permesso una maggiore diffusione nel mondo di uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea.

L’olio extravergine d’oliva è un potente alleato contro l’invecchiamento e per prevenire l’Alzheimer. Le proprietà salutari dell‘olio extravergine hanno trovato un supporto sempre maggiore da parte della ricerca scientifica negli ultimi anni. Ciò ha permesso una maggiore diffusione nel mondo di uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea.

Il più recente studio in proposito è stato condotto da parte di ricercatori dell’Università di Firenze, sotto la guida di Massimo Stefani del dipartimento di Scienze Biomediche sperimentali e cliniche e da Fiorella Casamenti del Dipartimento Neurofarba. I risultati della ricerca sono stati da poco pubblicati sulla rivista Plos One.

Secondo gli esperti, l’olio extravergine rappresenta un potente alleato contro l’Alzheimer, l’invecchiamento e le malattie degenerative. Il merito sarebbe dell’oleuropeina aglicone, il principale fenolo presente nell’olio extravergine d’oliva. Il prezioso olio potrebbe risultare utile per prevenire i deficit cognitivi e i danni cellulari che caratterizzano il morbo di Alzheimer.

Sono gli antiossidanti contenuti nell’olio extravergine ad agire in maniera positiva per proteggere il cervello dalle malattie degenerative. Lo studio, secondo quanto dichiarato dagli esperti, conferma gli effetti anti-invecchiamento della dieta mediterranea. Le sostanze presenti nell’olio extravergine potrebbero essere impiegate per creare un nutraceutico utile nella prevenzione dei danni neurologici legati all’invecchiamento e in particolare al morbo di Alzheimer.

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La conferma delle proprietà benefiche dell’olio extravergine ha portato ad un incremento (+16%) delle esportazioni all’estero del prodotto italiano, come comunicato da parte della Coldiretti, che evidenzia però anche una lieve flessione nel suo consumo:

“Sul piano nazionale si registra un preoccupante calo dei consumi pari al 10 per cento nel primo semestre dell’anno che rischia di avere un impatto anche sulla salute. L’olio di oliva resta però il condimento più apprezzato dagli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 12 chili a testa. L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione che nel 2012 è stata di circa 4,4 milioni di quintali, e può contare su 40 oli extravergine d’oliva Dop/Igp”.

Marta Albè

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