Insalata tossica, famiglia in coma: le regole per la sicurezza nell’orto

Insalata tossica, belladonna. Attenzione a ciò che coltiviamo nell’orto e alle erbe spontanee che raccogliamo. Attorno a noi esistono piante velenose che possono provocare gravi danni alla nostra salute. Una famiglia torinese, dopo aver cenato con dell’insalata raccolta sul balcone, è stata ricoverata in ospedale per via di una seria intossicazione.

Attenzione a ciò che coltiviamo nell’orto e alle erbe spontanee che raccogliamo. Attorno a noi esistono piante velenose che possono provocare gravi danni alla nostra salute. Una famiglia torinese, dopo aver cenato con dell’insalata raccolta sul balcone, è stata ricoverata in ospedale per via di una seria intossicazione.

Nonni, madre e figlio sono stati soccorsi dal 118 prima di mezzanotte e sono stati ricoverati in ospedale in condizioni gravi. Avevano cenato mangiando le foglie di una pianta tossica coltivata dalla nonna sul balcone. La famiglia pensava che non fosse altro che comune insalata, ma si trattava molto probabilmente di belladonna.

Il figlio, 11 anni, è stato ricoverato all’ospedale Le Molinette in rianimazione. È stato indotto il coma farmacologico. La madre, di 46 anni, si trovava fino a ieri in rianimazione nello stesso ospedale e anche le sue condizioni non risultavano buone. I nonni, di 65 e 66 anni, sono stati portati all’ospedale Mauriziano e sono stati entrambi sedati. Ora la famiglia si trova fuori pericolo.

I carabinieri hanno sequestrato la pianta colpevole dell’intossicazione così che venga analizzata. Sembra che le sue foglie fossero state utilizzate per condire la pasta. Coltivare un orto domestico, in giardino o sul terrazzo, è certamente un’ottima abitudine, ma non bisogna dimenticare le regole di sicurezza per il riconoscimento delle piante.

Gli italiani con il pollice verde sono 21 milioni, ricorda la Coldiretti. È bene che nella coltivazione dell’orto venga sempre posta in primo piano la salute, da parte di tutti, in modo da evitare spiacevoli incidenti. La Coldiretti sottolinea che se in precedenza “erano soprattutto i più anziani con una memoria del passato vissuto in campagna, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle colture e delle tecniche. Un bisogno di conoscenza che viene colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ha anche favorito la nascita di nuove figure professionali come il personal trainer dell’orto, che è disponibile in alcuni mercati degli agricoltori di Campagna Amica”.

Ecco dunque che la Coldiretti indica come coltivare il proprio orto in modo sicuro. È innanzitutto necessario controllare bene le etichette delle sementi e delle piantine acquistate. Si raccomanda di acquistare prodotti certificati, magari recandosi direttamente presso i consorzi agrari. Nel caso di dubbio, è bene rivolgersi ad un esperto nella coltivazione degli orti, così come per una raccolta sicura delle erbe spontanee sarebbe bene rivolgersi ad un erborista.

La belladonna (Atropa belladonna), in piccole dosi, viene utilizzata a scopi curativi e farmacologici, ma ingerire le sua bacche può provocare il coma e la morte. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae, come le patate e i pomodori. I sintomi di avvelenamento comprendono aridità della bocca e della fauci, vomito, sensibilità delle pupille alla luce, prurito, allucinazioni. Nei casi più gravi di avvelenamento si può giungere al decesso.

Marta Albè

Fonte foto: wikipedia.org

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