La microplastica è ormai veramente ovunque: nuovi studi rivelano la terribile contaminazione

Microplastiche nei mari, laghi e fiumi di tutto il mondo: dall’Artico fino alla Cina e ancora nel Regno Unito fino alla costa spagnola. Nuovi studi lo confermano e gli scienziati lanciano l’allarme: viste le loro piccole dimensioni, inferiori ai 5 millimetri, vengono ingerite e alterano tutta la catena alimentare.

Microplastiche: mari, laghi e fiumi di tutto il mondo sono inquinati. I nuovi terribili studi

Microplastiche nei mari, laghi e fiumi di tutto il mondo: dall’Artico fino alla Cina e ancora nel Regno Unito fino alla costa spagnola. Nuovi studi lo confermano e gli scienziati lanciano l’allarme: viste le loro piccole dimensioni, inferiori ai 5 millimetri, vengono ingerite e alterano tutta la catena alimentare.

Come sappiamo, le microplastiche sono utilizzate soprattutto in dentifrici e prodotti esfolianti, anche se molte aziende hanno già trovato soluzioni sostenibili per sostituirle, la strada è ancora tutta in salita, perché secondo gli scienziati i mari di tutto il mondo sono inquinati.

La nuova analisi nel Regno Unito ha trovato tracce di microplastiche in dieci punti acqua tra laghi, fiumi e bacini: più di mille piccoli frammenti in plastica sono stati trovati nel fiume Tame, vicino a Manchester, che lo scorso anno ha avuto il triste primato di essere considerato il luogo più contaminato del mondo. Ma gli scienziati assicurano che anche in posti remoti come le cascate di Dochart e Loch Lomond in Scozia, sono stati trovati due o tre pezzi frammenti ogni litro.

“È piuttosto deprimente trovare microplastiche nei luoghi iconici del nostro paese. Si trovano ormai ovunque, ma è inutile pensare a cosa avremmo potuto fare prima. Dobbiamo monitorare le nostre acque adesso e fare qualcosa per ridurre la nostra dipendenza dalla plastica”, spiega Christian Dunn a capo dello studio alla Bangor University, in Galles.

E nel Tamigi di Londra? Sono state trovate 80 particelle di microplastiche ogni litro, così come nel Cegin nel Galles del Nord, Ullswater ne ha 30 e il Llyn Cefni in Anglesey 40 al litro.

Questi minuscoli frammenti vengono scambiati per cibo dagli esseri viventi marini, finiscono nel loro stomaco e in tutta la catena alimentare.

“La microplastica è stata trovata nei nostri fiumi, nelle nostre montagne più alte e nei nostri oceani più profondi”, dice Julian Kirby, un attivista di plastica di Friends of the Earth che ha contribuito a raccogliere campioni di acqua per il nuovo studio del Regno Unito e che esorta i parlamentari a sostenere la legislazione “per ridurre drasticamente il flusso di inquinamento plastico che sta rovinando il nostro ambiente”.

Spostandoci a Singapore la storia non cambia. La ricerca dell’Università Nazionale ha rilevato più di 400 tipi di batteri su 275 pezzi di microplastica raccolti dalle spiagge locali, tra cui insetti che causano gastroenteriti e infezioni, nonché organismi legati allo sbiancamento delle barriere coralline.

Ancora, sono state trovate sottoterra in falde acquifere calcaree in Illinois negli USA, che riforniscono circa un quarto dell’acqua potabile mondiale. Altri studi recenti hanno trovato microplastiche in creature viventi del Mare del Nord e Mare di Barents, del fiume Yangtze e lungo la costa mediterranea della Spagna. Senza dimenticare le spiagge italiane.

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Dominella Trunfio

Foto: Greenpeace UK

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