I 10 libri green da regalare per Natale 2011

Gli italiani sono pessimi lettori: è luogo comune ormai ampiamente certificato dalle classifiche. Eppure, vuoi per l’ossequio nei confronti della tradizione o per il senso profondo delle relazioni umane, sono buoni acquirenti di libri. Sebbene quest’anno la tentazione potrebbe essere quella di conservare qualche euro per la prossima tassa da pagare, regalare un buon libro continua a essere un gesto d’amore. Specie se promette di fornire notizie utili su come migliorare la nostra prospettiva sul futuro, i cambiamenti climatici, il risparmio domestico, le energie alternative...

Gli italiani sono pessimi lettori: è luogo comune ormai ampiamente certificato dalle classifiche. Eppure, vuoi per l’ossequio nei confronti della tradizione o per il senso profondo delle relazioni umane, sono buoni acquirenti di libri. Sebbene in questo Natale la tentazione potrebbe essere quella di conservare qualche euro per la prossima tassa da pagare, regalare un buon libro continua a essere un gesto d’amore. Specie se promette di fornire notizie utili su come migliorare la nostra prospettiva sul futuro, i cambiamenti climatici, il risparmio domestico, le energie alternative…

1) Non è un cambio di stagione di Martin Caparros (2011, Edizioni Ambiente)

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Un libro provocatorio, una riflessione intensa sul tempo, sull’ecologia, sul futuro, su di noi, scritta da un grande scrittore di giornalismo narrato. In modo poetico Caparrós descrive il suo iperviaggio in 9 paesi (Brasile, Nigeria, Niger, Marocco, Stati Uniti, Mongolia, Filippine, Isole Marshall, Australia), i suoi incontri con le persone del luogo, l’impatto che il cambiamento climatico ha avuto su di esse.
Dà parola agli ultimi della terra e al contempo si scaglia furiosamente contro i cosiddetti ecololò, ambientalisti che cavalcano l’onda della minaccia del riscaldamento globale, per arricchirsi. Con humour, eleganza, veemenza, l’autore mette in discussione i significati del movimento ecologista, il posto della Natura nella nostra società, gli interessi verdi dei grandi capitali, l’ideologia del conservatorismo, il clima di un’epoca che pensa al suo futuro come una spada di Damocle. E lo fa proponendo un genere misto: un’inchiesta che pensa, un reportage che racconta.

2) Il futuro dell’energia. Guida alle fonti pulite per chi ha poco tempo per leggere di Valerio Rossi Albertini e Mario Tozzi (2011, Edizioni Ambiente)

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Un divulgatore di professione e un ricercatore del CNR, da anni impegnati nella battaglia per uno scenario energetico pulito, sostenibile e basato su fonti rinnovabili, uniscono le conoscenze per dare risposte ai principali quesiti che i recenti disastri energetici come Fukushima o il referendum sull’acqua ci hanno posto di fronte. È possibile trarre energia solare da una busta per la spesa? Esistono alternative valide ai combustibili fossili (uranio compreso)? Un agile tascabile per capire con facilità come funzionano tutte quelle tecnologie esistenti che permettono una fornitura senza rischi, e le nuove frontiere della ricerca con le sue applicazioni possibili.

3) Toghe Verdi. Storie di avvocati e battaglie civili di Stefania Divertito (2011, Verdenero Inchieste)

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La cronaca giudiziaria è piena storie come quella di chi, per regalare all’Italia un treno da record, non ha esitato a sventrare la pancia del Mugello e a rubare acqua a fiumi e acquedotti, mettendo in pericolo anche la stabilità di una fetta di Firenze. O di chi, a nord come a sud, inserisce deroghe alle leggi per favorire imprese produttive fortemente inquinanti, con buona pace di parchi naturali e distese di sabbia finissima. O ancora di chi dell’emissione di sbuffi tossici sembra aver fatto il proprio vessillo. Eppure, la lotta intrapresa da comitati e associazioni ha trovato l’appoggio di alcuni coraggiosi “investigatori togati”, protagonisti delle più importanti battaglie ambientali. Nella convinzione che ognuna di queste sia «una storia corale, non singola». E che quella che spesso si fa finta di non sentire sia «la voce di una moltitudine di persone, non di un nome che si erge solitario tra i tanti».

4) Meno 100 chili. Ricette per la dieta della nostra pattumiera di Roberto Cavallo, (2011, edizioni Ambiente)

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In Italia ogni anno si producono circa 530 kg di rifiuti a persona: imparare come ridurre la quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno a casa e al lavoro può essere un ottimo modo per contribuire a ridurre il problema (https://www.greenme.it/tag/riduzione-rifiuti) . Ispirato a uno spettacolo teatrale di successo, nel libro si alterna l’approfondimento scientifico con racconti e aneddoti. L’autore, ex assessore all’ambiente del comune di Alba e oggi a capo di una società di consulenza per la comunicazione ambientale, passa al setaccio le azioni che compongono la nostra quotidianità e per ognuna indica come ridurre la quantità di spazzatura che potrebbe generarsi, con l’idea che il miglior rifiuto è quello che non è stato prodotto.

5) Belle senza paura. Saponi, shampoo, bagnischiuma, creme solari, trucchi. Come riconoscere ed evitare i “cosmetici cattivi” di Dawn Mellowship (2011, Terre di Mezzo Editore)

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Il più banale sapone “neutro” può contenere prodotti chimici nocivi; il rossetto preferito potrebbe nascondere della formaldeide, un sospetto cancerogeno; e ben quattro tra i più comuni ingredienti per profumi sono stati classificati come pericolosi dall’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti. Per non parlare di shampoo, creme solari e tinture per capelli… Ogni anno attraverso la nostra pelle assorbiamo due chili di prodotti chimici contenuti nei cosmetici, e questo può portare ad allergie, dermatiti, problemi al sistema endocrino, tumori. La scrittrice e giornalista Dawn Mellowship permette di guardare in modo diverso lo scaffale del supermercato dedicato ai prodotti da bagno, senza negare qualche soluzione alternativa.

6) Vestiti che fanno male. A chi li indossa. A chi li produce di Rita Dalla Rosa (2011 Terre di Mezzo Editore)

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Aumentano le dermatiti allergiche da contatto causate dagli indumenti che indossiamo. E chissà quanti sono al corrente del fatto che, tra tutti i colori, quelli scuri sono i più problematici? O che le stampe delle t-shirt possono essere cancerogene? Questo testo vuole essere una guida pratica per muoversi tra coloranti, candeggianti, ammorbidenti e antimuffa. Senza dimenticare che abiti e tessuti possono far male anche a chi li produce e all’ambiente: per un paio di jeans, per esempio, servono oltre 13mila litri d’acqua e chi lavora nel processo di sabbiatura per “invecchiare” il tessuto è a rischio di silicosi.

7) Farm City. L’educazione di una contadina urbana di Novella Carpenter (2011, Slow Food Editore)

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«La mia fattoria si trova nel ghetto, in una strada senza via d’uscita». Inizia così il racconto biografico di Novella Carpenter. Affascinata dall’idea dell’autosufficienza alimentare si trasferisce, col compagno Bill, nei bassifondi di Oakland, in California, dove, da un appezzamento abbandonato, infestato dalle erbacce e sepolto sotto le immondizie, tira su prima un orto, poi una vera e propria fattoria. Il libro è la divertente cronaca giorno per giorno – zeppa di aneddoti, incontri, suggerimenti pratici, spunti gastronomici – di come l’autrice riesca a realizzare il sogno della sua vita.

8) Aria pulita a scuola di Rita Dalla Rosa (2011 Terre di Mezzo Editore)

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L’asma è al primo posto fra i motivi di assenza scolastica, e un alunno su quattro soffre di malattie allergiche e respiratorie. Mentre i riflettori puntano sulle tecnologie da portare in classe, ci si dimentica di quanto incidano su bambini e ragazzi gli ambienti sovraffollati o poco isolati: lì si accumulano sostanze tossiche provenienti dall’esterno, come il Pm10, o rilasciate da arredi, materiali da costruzione, detersivi. Per non parlare della polvere, degli acari e delle muffe, che negli edifici scolastici, non sempre in buono stato, trovano il loro habitat ideale. Il libro si propone come una guida pratica che spiega come snidare i pericoli presenti nelle aule scolastiche e come combattere le subdole forme di inquinamento a cui sono esposti i nostri figli e i loro insegnanti.

9) Un semino come me di Anna Matarese e Claudia Polizzi (2011, Beccogiallo)

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Un esperimento editoriale nato dalla piccola casa editrice specializzata in graphic novel, Becco Giallo di Bologna. Una collana dedicata ai bambini e finalizzata a stimolare curiosità trasmettendo concetti nuovi. Qui, un semino di pomodoro, dopo aver trascorso comodamente l’inverno dentro a un barattolo, comincia un viaggio nella vita. L’acqua e il sole stimoleranno il suo risveglio, e sarà la terra, con i suoi piccoli e simpatici abitanti, ad accoglierlo e a fornirgli il nutrimento necessario per fargli mettere radici e crescere sano e forte nel mondo. Attraverso esperienze d’incontro e scambio con l’ambiente, il semino si trasformerà da germoglio a pianta ricca di altri semi pronti a compiere nuovi viaggi e nuove fantastiche trasformazioni.

10) Alice senza niente di Pietro De Viola, (2011, Terre di Mezzo Editore)

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L’autore, un trentenne disoccupato che assomiglia molto alla protagonista del libro, prima ha messo online la versione ebook e poi è arrivato alla carta stampata. In pochi mesi il romanzo era stato scaricato da oltre 30.000 persone e recensito dai principali mezzi d’informazione. Mentre blog e Facebook facevano scattare il passaparola. Il romanzo racconta una giornata-tipo di Alice, giovane laureata alla ricerca di un lavoro e – tra colloqui assurdi e mille trucchi per sopravvivere con pochi euro – traccia l’identikit (a volte amaramente ironico) di troppi giovani la cui unica aspirazione ormai è quella di “diventare precari”. Un caso editoriale che riflette l'(in)sostenibilità di un certo sistema lavorativo nazionale che relega i giovani ai margini del loro stesso futuro.

Pamela Pelatelli

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