Il conflitto russo-ucraino fa “lievitare” il prezzo del grano nell’area Euro: 344 euro a tonnellata

Mais e frumento mai così cari nell'Euro-zona: colpa del conflitto in Ucraina, uno dei maggiori esportatori di questi cereali al mondo

Le conseguenze economiche del conflitto russo-ucraino appena scoppiato sono pesanti e si stanno già facendo sentire. Il crollo della Borsa di Mosca ha fatto schizzare alle stelle i prezzi di petrolio e alluminio, di cui la Russia è uno dei maggiori produttori ed esportatori al mondo; ma anche i prezzi del gas metano sono lievitati per effetto delle tensioni fra Mosca e Kiev.

Tuttavia, ciò che preoccupa particolarmente i mercati europei (e non solo) è l’aumento del prezzo di un elemento essenziale per il nostro sostentamento: il grano. Mai prima di ora, infatti, i prezzi del cereale in Europa avevano toccato questi record: ben 344 euro a tonnellata, secondo Euronext. Il precedente record, di 313 euro e 50 a tonnellata, si era registrato lo scorso 24 novembre; ad esso aveva poi fatto seguito un leggero abbassamento del prezzo, che era rimasto comunque alto (320 euro a tonnellata).

(Leggi anche: La minaccia di guerra in Ucraina fa volare i prezzi di mais e grano, aumenti anche del 20%)

Preoccupante anche il prezzo del mais, importato dal nostro Paese per l’alimentazione umana e per quella del bestiame: il cereale ha toccato i 304 euro a tonnellata dopo l’annuncio degli scontri in Ucraina. Ricordiamo che l’Ucraina è il quarto esportatore al mondo di grano e di mais, e questo spiega l’aumento dei prezzi di questi cereali che si sta verificando anche oltreoceano, negli Stati Uniti: il prezzo del mais è salito a 718 dollari e 75 centesimi per tonnellata (con un aumento del 5,1%), mentre quello del grano a 926 dollari per tonnellata (+5,7%).

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Fonte: Euronext

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