“Spesso buono oltre”, cosa significa e cosa cambia con la nuova etichetta europea contro gli sprechi alimentari

Indicare in etichetta la frase “spesso buono oltre” da aggiungere alla dicitura attuale “da consumare preferibilmente entro” è la proposta della Commissione Europea contenuta in una bozza di regolamento delegato con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari

La Commissione Ue ha presentato agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti, con l’aggiunta in etichetta della dicitura “Spesso buono oltre” al già esistente oltre a “da consumarsi preferibilmente entro”.

Si tratta di un modifica contenuta nella bozza dell’atto delegato su cui Bruxelles è al lavoro e il cui obiettivo sarebbe quello di ridurre lo spreco alimentare, dal momento che consentirebbe “una migliore comprensione della data di scadenza“, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento“.

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Secondo la bozza del provvedimento, “la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette ‘da consumare entro’ – come indicatore di sicurezza – e ‘da consumarsi preferibilmente entro’ – come indicatore di qualità“. Per questo motivo la Commissione europea propone un’etichetta che presenti la dicitura Da consumarsi preferibilmente entro il e, in aggiunta, Spesso buono oltre.

Da dire, infatti, che la nuova dicitura differisce dalla data di scadenza vera e propria che rimane la data entro cui un alimento non può più essere posto in commercio. Si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico, ed è indicata con “Da consumarsi entro” seguito dal giorno, il mese ed eventualmente l’anno e vale indicativamente per tutti i prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni, dal latte fresco alle uova.

Ci sono alimenti più delicati di altri in cui la data di scadenza risulta essere particolarmente importante, si tratta soprattutto dei cibi e delle bevande di origine animale. Ne abbiamo parlato approfinditamente qui: Data di scadenza: sono una tecnologa alimentare e ti spiego quando devi rispettarla (e quando no).

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