Passata di pomodoro: i consigli per sceglierne una di qualità al supermercato

Quando si compra la salsa di pomodoro al supermercato può capitare di imbattersi in prodotti scadenti e con ingredienti provenienti dall'estero. Ma grazie ad alcuni accorgimenti è possibile acquistare in modo più consapevole ed evitare fregature

La passata di pomodoro è uno di quei prodotti versatili, che non manca quasi mai in casa. Per mangiarne una genuina e di qualità l’ideale sarebbe autoprodurla a maggior ragione alla luce di scandali alimentari come quello che ha travolto lo scorso anno la Petti, che metteva in commercio un prodotto semilavorato con un concentrato di pomodoro di provenienza estera (extra-Ue).

Ma non sempre si ha il tempo e la pazienza per dedicarsi all’autoproduzione. Quale scegliere quindi al supermercato? Ci sono una serie di regole da fissare bene in mente per fare acquisti più consapevoli al supermercati. Vi spieghiamo a cosa prestare attenzione.

Le regole per scegliere una buona passata di pomodoro

Il problema della provenienza dei pomodori è abbastanza insormontabile nel senso che, almeno nel caso dei grandi marchi, dobbiamo fidarci di quando indicato in etichetta, lasciando poi il compito alle forze dell’ordine di fare controlli per stanare eventuali frodi, proprio come è accaduto nel caso di Petti. Purtroppo anche il biologico (comunque da prediligere), non ci garantisce comunque la provenienza del pomodoro.

Come sempre, soprattutto se ci affidiamo a prodotti industriali, dobbiamo leggere bene l’etichetta della passata di pomodoro, valutando non solo l’origine della materia prima ma anche che vi siano indicati solo 2 ingredienti nell’elenco: pomodoro e sale. In alcuni casi nella salsa viene aggiunto, infatti, zucchero e acqua.

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Ultimamente è uscita sul mercato anche la passata de La marca del consumatore che punta a restituire centralità ai consumatori, portandoli a riacquistare un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare. Un pomodoro di origine italiana, coltivato con metodi di agricoltura sostenibile (e dunque senza l’uso di pesticidi) e per il quale è stato garantito il giusto salario ai lavoratori.

Un altro elemento da tenere in considerazione è il costo. Se il prezzo un prodotto è molto, ma molto, economico, potete vagamente sospettare che anche di fronte a importanti economie di scala (risparmi) ci si trovi di fronte a pratiche commerciali dubbie.

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Un’alternativa migliore per scegliere la nostra passata di pomodoro è quella di affidarsi a contadini locali che spesso le preparano artigianalmente o, meglio ancora se possibile, preparare in casa la nostra passata secondo tradizione utilizzando pomodori a km0 biologici.

Il top sarebbe ovviamente anche coltivare da soli i propri pomodori ma per questo dovremmo avere disposizione un giardino o un ampio terrazzo dove posizionare i vasi.

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