Frodi alimentari: il pesce è uno degli alimenti più a rischio, sai a cosa fare bene attenzione?

L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha pubblicato un video sulle frodi alimentari che riguardano pesce e crostacei

Quando acquistiamo pesce o lo mangiamo al ristorante dovremmo sempre prestare una certa attenzione. Si tratta infatti di uno dei prodotti più a rischio frode. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha realizzato un video informativo proprio su questo tema.

Il pesce andrebbe sempre comprato da un rivenditore di fiducia. Sono frequenti purtroppo le frodi alimentari che riguardano questo alimento.  Recentemente vi abbiamo parlato di un maxi sequestro internazionale, ma non sempre le irregolarità vengono individuate, dato che i controlli (anche se condotti regolarmente) sono ovviamente a campione. Leggi anche: Tonno e naselli surgelati, la truffa parte dall’etichetta. Scoperta maxi frode internazionale dagli scienziati spagnoli

Sull’argomento è intervenuto l’IZSVe dando alcune informazioni sul tema che tutti i consumatori dovrebbero conoscere così da potersi tutelare meglio, per quanto possibile.

Innanzitutto il problema delle frodi nel settore del pesce riguarda soprattutto i prodotti che arrivano dal Sudest asiatico che possono essere mal etichettati, in particolare cefalopodi ma anche crostacei e pesci. Questa situazione è grave non solo perché magari un pesce viene “spacciato” per un altro ma anche perché vi possono essere rischi per la salute di chi poi lo consuma. 

L’etichetta dovrebbe riportare infatti una serie di dettagli, tra cui allergeni, tossine o prodotti della degradazione (vedi istamina) ma purtroppo quando siamo in presenza di una frode alimentare queste informazioni sono omesse.

Come spiega l’IZSVe, sono diverse le tipologie di frodi alimentari che possono riguardare il pesce. Nello specifico:

  • sostituzione di specie ittiche
  • pesce congelato venduto come fresco
  • presenza sul mercato di specie velenose 
  • errate zone di provenienza
  • trattamenti con additivi vietati dalla legge
  • presenza di allergeni non dichiarati
  • presenza di specie protette 

Per evitare questi rischi vi sono specifiche autorità sanitarie addette ai controlli che si avvalgono di laboratori certificati in grado di verificare la composizione quantitativa e qualitativa dei prodotti campionati attraverso analisi complesse. Queste vengono effettuate sia su prodotti ittici freschi che su quelli preparati o trasformati. 

A livello europeo, spiega l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, si stima che le frodi producano un danno economico fino a 12 miliardi di euro l’anno ma quello che preoccupa di più sono ovviamente i rischi per la salute dei consumatori.

Come tutelarci? Innanzitutto ricordiamoci di leggere sempre attentamente l’etichetta del pesce che acquistiamo e dato che il problema delle frodi riguarda soprattutto prodotti che arrivano dal Sudest asiatico, cerchiamo di evitarli.  Per il resto dobbiamo per forza affidarci ai controlli.

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Fonte: IZSVe

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