Fagioli e ceci in scatola: trovate tracce di glifosato, bisfenolo A e pesticidi vietati. Coop e Valfrutta i migliori

Un nuovo test de Il Salvagente svela il contenuto "nascosto" delle scatole di legumi. Presenti in alcuni casi glifosato e altri pesticidi

I legumi sono ingredienti sani che dovremmo mettere in tavola spesso. Ma acquistare quelli già pronti in scatola è una buona scelta? Possiamo stare tranquilli che non contengono sostanze dannose? A rispondere a questa domanda, stilando anche una classifica dei prodotti migliori, arriva un nuovo test de Il Salvagente.

I legumi sono buoni, ricchi di nutrienti e si prestano ad essere utilizzati in diverse ricette, adatte anche i più piccoli. Tra le varietà più consumate vi sono sicuramente i fagioli e i ceci.

Spesso per comodità acquistiamo legumi già pronti in scatola e al supermercato troviamo un’ampia varietà di questi prodotti confezionati in vetro, Tetra Pak o lattine. Ma cosa contengono davvero all’interno?

Il nuovo test de Il Salvagente ha messo a confronto 16 confezioni di legumi (9 fagioli borlotti e 7 ceci) di diverse marche, tutti acquistati presso i più noti supermercati e discount del nostro paese.

Questi i marchi analizzati:

  • CIRIO
  • CONAD
  • ESSELUNGA
  • COOP
  • VALFRUTTA
  • HEINZ
  • BONDUELLE
  • DELIZIE DEL CAMPO (EUROSPIN)
  • CAMPO LARGO (LIDL)

Come sottolinea la rivista, il problema delle scatole o dei barattoli di legumi confezionati è che spesso fagioli, ceci o altre varianti, rimangono lì dentro per mesi o anni e questo ha delle conseguenze, come evidenziano anche i risultati del test.

Le analisi sui legumi, effettuate da 3 laboratori, sono andate alla ricerca di diverse sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana: dai fitofarmaci alle micotossine, dai metalli pesanti al bisfenolo A.

I risultati

Le analisi di laboratorio hanno trovato tracce di fitofarmaci, in particolare glifosato, in 6 prodotti, ma anche pesticidi come boscalid, piperonyl butoxide, cyproconazol (che può creare danni ai nascituri) e 2,4-D (potenziale cancerogeno secondo lo IARC).

Gli ultimi due pesticidi sono vietati nel nostro paese, questo fa intuire la provenienza estera dei legumi ed emergere una contraddizione evidente: possiamo consumare prodotti su cui sono stati utilizzati pesticidi vietati in Italia ma consentiti in altre parti d’Europa e spesso neppure sappiamo da dove provengono ceci, fagioli, ecc. (dato che i produttori non devono segnalarlo obbligatoriamente in etichetta).

Un “punto debole legislativo” non da poco, come sottolinea la rivista, che dopo aver contattato le aziende in cui è stato trovato l’erbicida 2,4-D si è sentita rispondere:

“I ceci non sono stati coltivati in Italia. Di conseguenza, la valutazione di conformità del prodotto deve essere effettuata considerando i limiti previsti dalla regolamentazione europea”

Trovata in 6 prodotti anche la presenza di Bisfenolo A, un interferente endocrino.

Per quanto riguarda invece i metalli pesanti, tutti i campioni presentavano tracce di ferro e alluminio, indipendentemente dalla confezione in cui si trovavano. Sempre comunque in misura molto contenuta.

Tutte le sostanze discutibili, in realtà, erano in tracce ed entro i limiti di legge ma, secondo un nuovo studio internazionale, questo non dovrebbe comunque bastare a farci stare tranquilli.

La ricerca, coordinata da Fiorella Belpoggi, direttrice dell’Istituto Ramazzini di Bologna, sostiene infatti che l'”effetto cocktail” ovvero le miscele di residui di pesticidi negli alimenti possono essere dannose anche quando ogni singolo pesticida è presente a un livello considerato sicuro. Si tratta comunque di uno studio che non è ancora peer reviewed, quindi non è stato sottoposto a revisione critica da parte della comunità scientifica e ha quindi bisogno di conferme.

Alla luce di tutte queste valutazioni e delle analisi effettuate sui campioni, i due prodotti migliori (entrambi con il massimo dei voti) sono risultati essere:

  • CECI COOP
  • VALFRUTTA BORLOTTI ITALIANI

In coda alla classifica troviamo invece:

  • DELIZIE DEL SOLE CECI (EUROSPIN)
  • CAMPOLARGO FAGIOLI BORLOTTI (LIDL)

Per conoscere i risultati completi del test potete acquistare il numero di novembre de Il Salvagente.

Fonte: Il Salvagente

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