Caffè in capsule: quello biologico contiene meno acrilammide, Nescafè e Lidl “buoni” secondo il test

L'acrilammide è ancora un problema rilevante che riguarda il caffè ma un nuovo test ha scoperto che quello in capsule biologico ne contiene di meno

Un nuovo test condotto dalla rivista svizzera dei consumatori Bon à Savoir ha testato 16 capsule di caffè (lungo ed espresso) di diversi marchi, alcuni dei quali biologici.

Al di là dell’aspetto ambientale che presenta questa tipologia di caffè, un problema di cui si parla spesso è la possibile presenza di acrilammide. Tra i parametri del nuovo test è stato considerato soprattutto questo aspetto e ciò che hanno scoperto gli esperti svizzeri è interessante.

È importante ricordare che l’acrilammide è considerato un composto pericoloso per la salute. Secondo l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, molti alimenti di uso quotidiano lo contengono, il che potenzialmente aumenta il rischio di ammalarsi di cancro.

Come scrive la rivista svizzera, l’acrilammide si forma durante la tostatura del caffè ma, se è vero che i produttori non possono del tutto evitare la sua formazione, possono quanto meno limitarla. Come?

Facendo tostare i chicchi caffè il più lentamente possibile.

I test di laboratorio hanno misurato per ogni referenza il tasso di acrilammide ma anche la presenza di acido clorogenico (noto per proteggere le cellule e rallentare l’assorbimento di zuccheri nel sangue) e di caffeina.

I risultati

Dai risultati è emerso che 12 referenze su 16 contengono più di 200 microgrammi di acrilammide al kg. I prodotti più ricchi di questa sostanza sono risultate le referenze Jacobs, Nespresso e M-Budget con un massimo di 390 microgrammi/kg (il limite europeo è fissato a 400 microgrammi/kg, quindi sono tutte a norma di legge).

I prodotti migliori del test che ottengono “molto buono” sono principalmente biologici. Di conseguenza gli esperti svizzeri concludono che i caffè biologici contengono meno acrilammide.

Solo una capsula di caffè poi, quella di Jacobs, presentava residui di glifosato.

Tra i caffè lunghi, l’unico che ottiene molto buono è l’Amaroy bio Lungo crema, referenza venduta in Svizzera. Al secondo posto il Bellarom Bio Lungo di Lidl.

capsule caffè lungo

@Bon à Savoir

Per quanto riguarda il caffè espresso, le referenze migliori sono sempre tipiche del mercato svizzero ma ottiene “buono” il Nescafé Dolce Gusto mentre il Bellarom Classico Espresso, il Nespresso e l’Espresso Milano ottengono solo soddisfacente.

capsule caffè espresso

@Bon à Savoir

Nonostante le marche testate siano prevalentemente svizzere, il test ci fornisce un’informazione utile al di là del Paese di acquisto: il caffè biologico tendenzialmente contiene meno acrilammide e quindi sarebbe da preferire.

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Fonte: Bon à Savoir

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