La pelliccia ecologica: sintetica o naturale?

Il dibattito sulle pellicce non passa mai di moda e sta diventando, oggi, sempre più intenso. E' più ecologica la pelliccia naturale o la pelliccia sintetica?

Durante i periodi freddi quando molte signore tornano a chiedersi se comprarsi o meno una pelliccia lussuosa, si riaffaccia la polemica se questa rappresenti davvero una scelta etica o no. Il dibattito sulle pellicce non passa mai di moda e sta diventando, oggi, sempre più intenso. È più ecologica la pelliccia naturale o la pelliccia sintetica?

E su questa domanda ci sono gli opinioni assolutamente opposte. Da una parte c’è il movimento animalista che sostiene che l’unica scelta giusta è quella pelliccia che non deriva dagli animali mentre i ”tradizionalisti” supportano la tesi che la pelliccia ecologica può essere solo quella naturale.

La pelliccia naturale è stata da sempre considerata come un simbolo del lusso e della ricchezza. Una volta era l’elemento necessario per le vesti degli imperatori e per gli abiti delle famiglie aristocratiche. Il pelo usato per la produzioni di pellicce deriva dagli animali come la volpe, il lupo, l’orso, i ratti, ma spesso anche dagli animali esotici come le scimmie o le tigri. Oggi esistono le leggi rigide che controllano la caccia di animali protetti, quindi l’uso degli animali esotici è vietato.

Con la democratizzazione del lusso, la pelliccia è diventata un prodotto accessibile a tutti, visto che i costi di produzione sono diminuiti. Per questo motivo, oggi la più massiva produzione di pellicce si trova in Cina. Siccome è molto difficile monitorare i processi di produzione nei paesi lontani come la Cina, spesso succede che il materiale scritto sull’etichetta non corrisponde effettivamente al materiale usato per la produzione di un abito. Nel caso delle pellicce ci sono state delle inchieste che hanno dimostrato che molte pellicce vendute nell’Occidente, come le pellicce di volpe o di lupo, in realtà erano pellicce del pelo di cani e di gatti, la cui vendita è vietata in America ed Europa.

Nonostante tutto, negli ultimi anni sono nate alcune organizzazioni che cercano di incentivare l’uso e la produzione di pellicce naturali. Ne è un esempio l’organizzazione ”Fur Council of Canada” che attraverso il progetto ”Fur is green” (La pelliccia è verde) cercano di promuovere l’industria di pellicce canadesi. Loro sostengono che la produzione di pellicce è non solo ecologica, visto che non vengono usate le sostanze chimiche, ma che aiuta anche l’economia del Canada dando lavoro alle famiglie che in altro modo non avrebbero una fonte di guadagno.

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L’alternativa alla pelliccia naturale è la pelliccia sintetica, che esiste dagli anni ’50 del secolo scorso, ma la sua produzione è aumentata con il crescente impegno delle organizzazioni per la protezione dei diritti animali. La più famosa organizzazione di questo tipo, PETA, spesso ci presenta i video promozionali e le immagini scioccanti che ci fanno capire quanta crudeltà c’è dietro la produzione di un semplice cappotto di pelliccia naturale.

La pelliccia finta è anche un’alternativa estetica, siccome permette di sentirsi ”chic” ma non troppo borghesi. Se una volta la pelliccia naturale era riservata solo per le signore di alta classe, oggi anche i giovani possono sperimentare i diversi look con l’economica pelliccia sintetica. Oggi anche molte note aziende di moda si impegnano ad usare solo le pellicce sintetiche, come per esempio Ralph Raulen e Calvin Klein.

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Siccome la produzione di pellicce sintetiche dipende dalle sostanze chimiche e soprattutto dal petrolio, il dibattito oggi è se la pelliccia sintetica abbia il diritto di essere chiamata ecologica o se questo diritto appartenga solo alla pelliccia naturale. Le ricerche scientifiche del laboratorio Ford Motors nel 1979 compararono l’energia consumata per la produzione di pelliccia naturale e di quella sintetica. Secondo questa ricerca, la produzione di un cappotto di pelliccia sintetica richiede circa 120,300 BTU (British Thermal Units). Prendendo in considerazione i costi per il trasporto, il cibo per gli animali delle fattorie, la produzione di un cappotto di pelliccia naturale richiede circa 7,965,800 BTU, che è 66 volte più rispetto all’energia necessaria per la produzione di un cappotto di pelliccia sintetica.

Prendendo in considerazione questi dati, si arriva alla conclusione che scientificamente la pelliccia ecologica è quella sintetica.

Allora se è vero che oggi tutti abbiamo il diritto di scelta, allora è vero che abbiamo anche l’obbligo morale di fare la scelta responsabile. Perché fare la scelta ecologica significa fare la scelta etica. Così un semplice indumento come la pelliccia attraversa la moda e assume un’importanza maggiore.

Nenad Ciric

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