Quanto inquinano i vestiti in cotone di H&M? La classifica delle aziende migliori e peggiori

Cotone biologico e sostenibile, le multinazionali della moda non mantengono le promesse e non sono all’altezza delle aspettative. Un nuovo rapporto ha stilato la classifica delle aziende migliori e peggiori da questo punto di vista.

e sostenibile, le multinazionali della moda non mantengono le promesse e non sono all’altezza delle aspettative. Un nuovo rapporto ha stilato la classifica delle aziende migliori e peggiori da questo punto di vista. Per H&M non può certo bastare una linea in cotone ecologico per raggiungere la vera sostenibilità, soprattutto quando i processi produttivi del cotone convenzionale richiedono ancora sostanze inquinanti.

Senza contare i danni ambientali causati dall’accumulo di rifiuti legato alla moda usa-e-getta. La produzione convenzionale del cotone purtroppo si basa su un elevato impiego di pesticidi, erbicidi e risorse idriche. Inoltre esiste il problema dell’erosione del suolo e dell’accumulo di sostanze chimiche dannose nell’ambiente.

Esistono però delle alternative, che sono rappresentate dal cotone biologico, sostenibile e equosolidale. Questo tipo di cotone viene prodotto tenendo conto del rispetto del Pianeta, ma le maggiori aziende della moda stanno facendo ben poco per incoraggiare l’utilizzo di tessuti e materie prime ecologiche nella propria catena produttiva.

L’ultimo studio condotto da Rank a Brand ha preso in considerazione 37 aziende della moda e del settore tessile e ha valutato i loro comportamenti e le loro normative per quanto riguarda l’approvvigionamento e l’utilizzo del cotone sulla base di informazioni disponibili pubblicamente. Ad ogni azienda è stato assegnato un punteggio da 0 a 19,5.

Ormai avere a disposizione cotone sostenibile è diventato molto più semplice rispetto al passato e per le aziende non ci sono più scuse: possono davvero decidere di offrire ai propri consumatori dei prodotti più responsabili.

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report cotone sostenibile

In base ai risultati dell’indagine, l’azienda che si sta comportando meglio dal punto di vista della scelta del cotone ecologico e sostenibile è IKEA. Hanno ottenuto dei risultati peggiori H&M, Adidas, Nike e M&S, ma tutte le aziende dovrebbero davvero migliorare e fare di più.

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rank a brand cotone biologico

Ad esempio, secondo Rank a Brand, H&M prima di potersi definire un’azienda ecologica dovrebbe migliorare decisamente i propri processi produttivi, al di là del fatto che utilizzi già cotone biologico nella sua linea ‘organic cotton’. Infatti la provenienza delle materie prime è solo una delle componenti della sostenibilità di un’azienda. Secondo il WWF, occorrono 20 mila litri d’acqua per produrre 1 kg di cotone, l’equivalente necessario per una t-shirt e per un paio di jeans.

cotone biologico rank a brand

Tra le multinazionali che hanno ottenuto i risultati peggiori per quanto riguarda la scelta del cotone e il sostegno ad una sua coltivazione più ecologica troviamo GAP, Walmart e Ralph Lauren. Gli autori di Rank a Brand sperano che la pubblicazione di questa classifica possa spingere sempre più aziende a migliorarsi e a preferire il cotone biologico. Solo in questo modo il settore della moda potrà rivoluzionarsi, cioè proprio a partire da uno dei materiali più usati.

Secondo Keith Tyrell, direttore di PAN UK: “La produzione convenzionale del cotone spesso ha un grave impatto sociale e ambientale basato sull’impiego eccessivo di acqua e di pesticidi. La crescita del mercato del cotone sostenibile è la nostra migliore possibilità per proteggere la salute dei lavoratori e ripulire questo settore”.

Non dobbiamo dimenticare, infine, la piaga dello sfruttamento del lavoro minorile nei campi di cotone in Uzbekistan e in Burkina Faso che da anni viene denunciato dalle associazioni per la difesa dei diritti dei lavoratori. Un ulteriore aspetto che aggrava i danni della produzione del cotone convenzionale e che potrebbe essere superato grazie al cotone equosolidale.

Scarica qui il report di Rank a Brand sul cotone biologico.

Marta Albè

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