Questa ragazza cuce abiti dai sacchetti di Shein (e ci dimostra quanta plastica viene buttata)

Un passatempo nato durante il lockdown si è trasformato in un vero e proprio business che affonda le sue radici nel mare di plastica che il colosso cinese Shein immette sul mercato ogni anno

Abbiamo parlato più volte di Shein, il noto brand di fast fashion made in China che permette ai giovanissimi di comprare vestiti e accessori a prezzi stracciati, con un catalogo online che mostra centinaia di nuovi pezzi ogni giorno.

Dietro la convenienza e la grandissima scelta per i consumatori, purtroppo, ci sono una politica del lavoro fatta di sfruttamento e turni massacranti in fabbrica, l’assoluta mancanza di tutele sulla sicurezza, l’utilizzo di materiali inquinanti, un fiume continuo di plastica che sembra essere inarrestabile.

Le denunce ci sono, e le inchieste che fanno luce sul “lato oscuro” di questo brand pure, e tuttavia questo non sembra bastare ad allontanare le centinaia di migliaia di clienti che ogni giorno acquistano su Shein, attirati anche dalla pubblicità fatta al marchio da molti influencer sui social.

(Leggi anche: Il lato oscuro di Shein: operai ammassati e turni di 12 ore per realizzare i nostri “sogni” di poliestere)

Eppure proprio dai social si leva anche una voce fuori dal coro, che prova a dare una seconda vita alla plastica degli imballaggi di Shein per evitare che vadano dispersi nell’ambiente, inquinando. Una studentessa di una scuola di moda, Ava Grand, ha avuto infatti la brillante idea di trasformare le buste di plastica di Shein in borse e capi di abbigliamento.

Ogni ordine di Shein arriva al destinatario in un sacchetto di plastica trasparente con la scritta SHEIN sul lato e con una cerniera nella parte superiore. Esistono sul web dei tutorial che mostrano come riutilizzare questo sacchetto (piuttosto resistente) come pochette per il trucco o per il pigiama.

Ma Ava Grand ha avuto un’idea diversa. Durante la pandemia, quando trascorreva molto tempo a casa lontano dalla scuola per via del lockdown, ha iniziato a collezionare sacchetti di Shein (gentilmente donati dalle sue amiche) e ha pensato bene di usarli come se fosse materiale tessile.

Armata di ago, filo e macchina da cucire, la studentessa ha iniziato a dare vita a borse, pochette, e poi pantaloni, gonne e giacche – e quello che doveva essere un passatempo durante i mesi di isolamento dovuti alla pandemia si è trasformato in un progetto di respiro ben più ampio.

Tanto ampio che la raccolta di sacchetti Shein presso conoscenti e parenti non bastava più: nell’estate del 2021, Ava ha diffuso un video su TikTok chiedendo alle persone di inviarle per posta le loro buste di Shein anziché buttarle. Il contenuto, divenuto virale, ha raggiunto quasi 12 milioni di utenti che hanno iniziato letteralmente a “inondarla” di sacchetti.

Ava Grand ha presentato la sua collezione di abiti e accessori fatti con buste Shein riciclate lo scorso maggio alla 36esima edizione del Runaway Show, la sfilata di moda organizzata dalla sua scuola che permette agli studenti di proporre al pubblico le loro creazioni, ed è stata premiata come designer dell’anno per il 2022.

@ava_grand

Reply to @itsreallyjustmalia turning Shein bags into runway show, and then winning Designer of the Year ? #sheinsustainable #fashionstudent #designaward #sewingshein #shein #sewing #sheinrunway @Marist Fashion’s SNR

♬ First Class – Jack Harlow

In occasione della premiazione, la giovane ha detto che è intenzionata a continuare la sua carriera di fashion designer con un occhio attento alla sostenibilità e al riciclo dei materiali. Si tratta di un piccolo passo nella direzione di un futuro più sostenibile e attento all’ambiente, che tuttavia può fare già la differenza e ispirare quantomeno una riflessione sulla quantità enorme di plastica che Shein sforna ogni anno.

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Fonti: Instagram / TikTok

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