Vuoi lavorare da casa? Questi sono i 10 Paesi europei più aperti allo smartworking e al lavoro da remoto

A seguito dello scoppio del Covid abbiamo assistito ad un boom di lavoratori da casa. Ma quali sono i Paesi europei in cui si registra la più alta percentuale di persone che lavorano da remoto? Ecco la classifica!

La pandemia di Covid-19 ha cambiato radicalmente la quotidianità di milioni di persone, specialmente in ambito lavorativo. Per contenere la diffusione dei contagi, numerose aziende private ma anche enti pubblici hanno dato la possibilità ai loro dipendenti di lavorare da casa (mentre altre hanno optato per la settimana lavorativa corta).

Se tanti sono poi tornati in ufficio a seguito della caduta delle restrizioni anti-Covid, una percentuale molto elevata di persone ha continuato in modalità smart working; una situazione che ha migliorato la gestione del tempo libero, ma ha avuto un impatto positivo pure sull’ambiente.

Secondo i dati raccolti dall’agenzia europea Eurofound, nel 2021 il numero dei dipendenti in telelavoro ha toccato quota 41,7 milioni, con una crescita pari al doppio rispetto al 2019, ovvero all’era pre-Coronavirus.

Ma vi siete mai chiesti qual è il Paese europeo che conta il maggior numero di lavoratori a distanza? A svelarlo è una recente classifica realizzata dall’azienda Remote (che si occupa di soluzioni per le risorse umane) sui dati relativi al 2022 forniti Eurostat e Statista.

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Secondo la ricerca, sul territorio dell’Ue il 30% dei cittadini ha lavorato regolarmente da casa. Dall’indagine è emerso che i Paesi Bassi sono la nazione in cui si lavora di più in smart working: qui nel corso del 2022 almeno il 65% della popolazione attiva svolto il proprio lavoro (almeno parzialmente) da remoto. 

Al secondo posto in classifica, troviamo, il Lussemburgo con una percentuale di lavoratori in smart working pari al 54,4%, mentre la Svezia ha guadagnato il terzo, con il 51,8%.

Ecco i 10 Paesi d’Europa in cui il telelavoro è maggiormente consolidato:

  1. Paesi Bassi
  2. Lussemburgo
  3. Svezia
  4. Irlanda
  5. Belgio
  6. Finlandia
  7. Danimarca
  8. Francia
  9. Malta
  10. Austria
smart working europa

@Remote

Com’è possibile vedere anche nel grafico, l’Italia non rientra fra i Paesi in cui il telelavoro è diventata una pratica così diffusa. Ma com’è il quadro nel nostro Paese? Secondo quanto riportato dall’Osservatorio Smart Working, i lavoratori da remoto nel 2022 sono stati circa 3,6 milioni, quasi 500 mila in meno rispetto al 2021, con un calo in particolare nel settore della pubblica amministrazione e nelle piccole e medie imprese, mentre si è registrata una leggera (ma costante crescita) nelle grandi imprese. Con 1,84 milioni di lavoratori, queste ultime contano circa metà degli smart worker complessivi sul territorio italiano.

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Fonti: Eurofond/Osservatorio Smart Working 

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