Questi sono i Paesi europei in cui c’è migliore equilibrio vita-lavoro (non a caso l’Italia è in fondo alla classifica)

Scopri i dettagli della classifica dell'European Life-Work Balance Index stilata da Remote

L’equilibrio tra vita privata e lavoro è oggi una sfida sempre più rilevante, e spesso molto impegnativa.

Remote, una piattaforma specializzata in tematiche legate al capitale umano, ha condotto un’analisi approfondita per rispondere a questa domanda: quali sono i paesi europei che offrono il miglior equilibrio tra vita professionale e personale?

“Mettendo alla prova l’Europa, abbiamo condotto un’analisi dei dati dell’indice per rivelare i migliori paesi in cui vivere e lavorare nel vecchio continente. Considereresti di trasferirti all’estero alla ricerca di un maggiore equilibrio tra vita personale e carriera”, si chiede Remote.

L’European Life-Work Balance Index ha valutato la qualità del lavoro nei paesi europei, considerando alcuni fattori chiave:

  • Assistenza sanitaria
  • Salario minimo
  • Congedo di maternità
  • Ferie annuali obbligatorie
  • Retribuzione per malattie
  • Livelli di felicità complessivi
  • Ore medie di lavoro
  • Inclusività LGBTQ+

I campioni dell’equilibrio vita-lavoro

Al vertice della classifica troviamo il Lussemburgo, con un indice di 85,26. Questo piccolo Paese europeo si distingue per l’elevato numero di giorni di ferie annuali obbligatorie (26 giorni) e un congedo di maternità di 20 settimane con il 100% della retribuzione, contribuendo a favorire un elevato livello di soddisfazione tra i lavoratori.

La Spagna e la Francia seguono rispettivamente al secondo e terzo posto, grazie a un sistema sanitario universale e a salari minimi significativi. Questi fattori, uniti a una cultura che valorizza il tempo libero, rendono Madrid e Parigi due mete attraenti per chi cerca un buon equilibrio tra vita e lavoro.

Completano la top five la Norvegia e la Danimarca con punteggi di 74,90 e 74,62. Entrambi i Paesi scandinavi sono noti per le loro politiche di welfare avanzate e un elevato livello di felicità tra i cittadini.

Il caso Italia

Davanti solo a Ungheria, Slovacchia e Romania, l’Italia si colloca purtroppo tra i Paesi europei con il peggior equilibrio tra vita e lavoro, posizionandosi al quartultimo posto nella classifica.

Ma quali sono i punti di debolezza dell’Italia?

  • Assenza di un salario minimo legale: è uno dei pochi Paesi europei senza un salario minimo nazionale;
  • Ore di lavoro medie elevate: con una media di 30 ore lavorate a settimana, l’Italia supera la media europea, lasciando meno tempo per la vita privata;
  • Congedo parentale limitato: il congedo di maternità obbligatorio è di 21 settimane all’80% dello stipendio, inferiore alla media europea e con un’indennità non completa;
  • Bassa inclusività LGBTQ+: il Paese ottiene un punteggio basso nell’inclusività LGBTQ+, indicando la necessità di migliorare l’ambiente di lavoro per le persone appartenenti alla comunità.

Quali sono, invece, i punti di forza?

  • Sistema sanitario universale: offre un sistema sanitario accessibile a tutti i cittadini, garantendo cure mediche di qualità;
  • Ferie annuali obbligatorie: i lavoratori italiani hanno diritto a 32 giorni di ferie annuali obbligatorie, un numero superiore alla media europea.

Come suggerisce il report, questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per migliorare l’equilibrio vita-lavoro, anche nel nostro Paese.

L’introduzione di un salario minimo, la riduzione dell’orario di lavoro e l’estensione del congedo parentale sarebbero misure importanti per garantire condizioni di lavoro più eque e sostenibili. Inoltre, è fondamentale promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo per le persone LGBTQ+, attraverso politiche aziendali e campagne di sensibilizzazione mirate.

L’European Life-Work Balance Index dimostra che è possibile raggiungere un buon equilibrio tra vita privata e lavoro in Europa. Paesi come Lussemburgo, Spagna, Francia, Norvegia e Danimarca offrono esempi virtuosi di politiche e culture aziendali che mettono al centro il benessere dei lavoratori.

La classifica completa

  1. Lussemburgo

2. Spagna

3. Francia

4. Norvegia

5. Danimarca

6. Paesi Bassi

7. Regno Unito

8. Estonia

9. Slovenia

10. Islanda

11. Svezia

12. Germania

13. Belgio

14. Lettonia

15. Finlandia

16. Bulgaria

17. Serbia

18. Bielorussia

19. Croazia

20. Austria

21. Grecia

22. Repubblica Ceca

23. Portogallo

24. Irlanda

25. Monaco

26. Polonia

27. Italia

28. Ungheria

29. Slovacchia

30. Romania

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