Verdure dall’aspetto carnoso, la campagna di Burger King per promuovere le alternative plant-based

Scatti che all'apparenza immortalerebbero la carne, ma sono in realtà le verdure le protagoniste di una campagna del colosso Burger King. I vari ortaggi dovrebbero ricordare la carnosità dei prodotti animali, spingendo la clientela a provare le alternative plant-based

Sembrano dei primi piani di pezzi di carne, ma in realtà sono una barbabietola, un radicchio e un peperone fotografati sapientemente per conferire alle verdure un aspetto carnoso. Questi gli scatti di una delle campagne pubblicitarie lanciate dal colosso del fast-food Burger King in Costa Rica, Messico, Brasile e Germania e realizzata da David Madrid.

L’obiettivo: promuovere le alternative a base vegetale, non tenute in considerazione da molti scettici per via del loro sapore blando. E come fare per incoraggiare la clientela a provare l’opzione plant-based? Cercando somiglianze con la carne.

La campagna pubblicizza il suo celebre Whopper, ma in chiave quasi vegetale. Il quasi è più che mai importante. Quello che era stato lanciato infatti come un panino 100% vegetale si è rivelato non esserlo del tutto con tanto di segnalazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e successive modifiche sul sito di Burger King. (Leggi anche: Burger King, pubblicità ingannevole: il panino 100% vegetale non lo è davvero, interviene l’AGCM)

E così Burger King ci riprova, accompagnando la campagna di marketing con la frase “scusate la confusione, amanti della carne”. Come non è difficile immaginare, le reazioni sono state a dir poco contrastanti. Alcuni hanno adorato questa mossa, definendola audace e brillante, altri invece si sono sentiti presi per i fondelli.

Volevamo portare un messaggio visivamente potente che ti fa riconsiderare che non tutto nella vita è come sembra. Al Burger King, c’è sempre qualcosa nel menu per tutti, ha dichiarato il team di marketing della società.

Resta poi una questione di fondo a lungo dibattuta: provare o no queste alternative alla carne promosse dalle catene della ristorazione fast food che sfruttano gli animali e sono responsabili della deforestazione? C’è chi ritiene che solo così possa avvenire il cambiamento e chi, al contrario, boicotta queste scelte fatte esclusivamente seguendo i trend del momento.

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