Un rituale di antiche origini celebrato il primo giorno di primavera in varie parti della Polonia. La bambola di paglia raffigurante la dea slava Marzanna viene bruciata e poi gettata in acqua per scacciare via l'inverno

©123rf/ilonabrzozka
Il primo giorno di primavera in Polonia si rinnova un curioso rituale, l’annegamento di Marzanna (Topienie Marzanny), dea slava associata alla morte, all’inverno e all’oscurità. Il rituale di origini pagane, un tempo celebrato la quarta domenica di Quaresima, allontana simbolicamente l’inverno e festeggia il ritorno della primavera.
La bambola di Marzanna viene realizzata con paglia avvolta in abiti colorati o in un panno bianco, cui vengono aggiunti nastri e perline. In origine veniva portata di casa in casa da un gruppo di bambini e immersa in ogni pozzanghera o ruscello incrociato lungo il cammino. Con il sopraggiungere della sera passava nelle mani degli adulti, che la portavano fuori dal villaggio per bruciarla e annegarla.
Secondo la superstizione, toccare la bambola mentre è in acqua fa seccare la mano, voltarsi indietro per guardarla porta malattie, inciampare o cadere è presagio di morte entro un anno.
La tradizione, nonostante numerosi tentativi di estirparla, è sopravvissuta fino ai giorni nostri e continua a essere celebrata in varie parti della Polonia.
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FONTI: muzeum-radom/polishhousewife
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