Spagna, via libera al sesso “non definito” per le persone non binarie nella documentazione degli stranieri

Svolta in Spagna: nella documentazione degli stranieri si potrà scegliere “non definito” come opzione di genere non binario.

Non solo maschio o femmina, ma anche “non definito”. Per la prima volta, sui moduli ufficiali e sulla documentazione degli stranieri in Spagna ci sarà un’opzione di genere non binario. Una terza casella che apre le porte a un riconoscimento molto importante.

A rivelarlo sono fonti interne citate da elDiario.es che confermano come ci sarà questa terza opzione anche sui documenti di identità per stranieri, ma non su quello degli spagnoli dato che il Codice civile non lo consente.

Un cambiamento che arriva sulla scia della vittoria giudiziaria di Andrea Speck, che da qualche settimana è ufficialmente una persona di genere “X indefinito” nel Registro Centrale degli Stranieri, come stabilito dalla sentenza dell’Alta Corte di Giustizia dell’Andalusia (TSJA) che ha trasceso lo scorso maggio.

La sentenza di Speck, una persona non binaria residente a Siviglia che da anni era in causa con l’amministrazione per questo motivo – il suo passaporto tedesco aveva già un sesso indefinito – non ha portato solo alla risoluzione del suo caso specifico, ma ha anche determinato una trasformazione amministrativa per l’intero Paese.

14 Paesi nel mondo riconoscono ufficialmente le persone non binarie sulla carta d’identità

In una riunione della scorsa settimana, la Migrazione ha deciso di modificare i 24 modelli ufficiali in modo che le procedure incorporino questa terza opzione. Restano ancora da definire i dettagli, che saranno analizzati “nella bozza di riforma dei regolamenti”.

Secondo la compilazione dell’Associazione Internazionale Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans e Intersessuali (ILGA), sono 14 i Paesi nel mondo che riconoscono ufficialmente le persone non binarie sulla carta d’identità, in quattro di questi solo per le persone nate intersessuali.

In Europa, oltre alla Germania, fanno parte di questo gruppo anche i Paesi Bassi, l’Austria, la Danimarca, Malta e l’Islanda. Inoltre, Argentina, Canada, India, Pakistan, Bangladesh, Nepal, Nuova Zelanda e Kenya hanno approvato leggi di questo tipo.

In altri Paesi, il riconoscimento è consentito per altri tipi di documenti subnazionali, come in Brasile, Australia e Stati Uniti, dove alcuni Stati, come New York, consentono la presenza di marcatori di genere non definiti su carte come le patenti di guida.

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