Francesca Capozzi Sono iniziati i lavori per smantellare lo Stadium 974, struttura realizzata con l'esatto numero di container marittimi. Dopo che nello stadio è stata giocata l'ultima partita, a nemmeno un mese dalla sua inaugurazione, è già ora di smontare tutto
@FIFA 2022 World Cup live updates/Facebook
I mondiali di calcio della vergogna stanno per giungere al termine e allora, nel facoltoso Qatar, gli stadi realizzati appositamente per il grande evento sportivo non servono più. Sono costati la vita di più di 6.000 lavoratori stranieri oltre agli investimenti dell’emiro Al Thani, ma tenerli in piedi non ha senso.
Nel Paese il calcio non è affatto uno sport seguitissimo come lo è in altre nazioni. Per questo si è iniziato a smantellare lo stadio 974, costruito con l’esatto numero di container navali, ma non solo. 974 è anche il prefisso internazionale del Qatar.
Il progetto del particolarissimo impianto era stato studiato a tavolino per poter essere assemblato e disfatto come una costruzione, dando ai container un’altra collocazione.
Questo stadio, a differenza degli altri, era stato promosso come “sostenibile” e “green”, sfruttando la brezza del Golfo Persico per rinfrescare le roventi giornate a Doha ed essendo stato realizzato con materiali di recupero. Poco importa comunque di questa scelta di facciata, irrilevante in una competizione che rovescia e stravolge i concetti di sostenibile ed etico.
Lo Stadium 974 ha ospitato la sua settima e ultima partita lunedì 5 dicembre, il match tra Brasile e Corea del Sud negli ottavi di finale. Dopo nemmeno un mese è tempo di togliere tutto da mezzo, passo dopo passo. Ricordiamo infatti che lo stadio era stato inaugurato lo scorso 30 novembre.
Tonight's Brazil-South Korea match will be the last fixture ever to be played at Stadium 974. 🏟️
The stadium will be dismantled and will disappear completely after the end of the World Cup. 👀💔#BRA | #FIFAWorldCup
— Football Tweet ⚽ (@Football__Tweet) December 5, 2022
Cosa ne sarà dei container? Vi è la possibilità che possano essere spostati in Uruguay, Stato che assieme ad Argentina, Paraguay e Cile si era candidato a ospitare i prossimi Campionati del mondo di calcio nel 2030.
E degli altri stadi invece? Probabilmente si assisterà a una trasformazione radicale di questi in hotel e strutture di lusso, sicuramente più nello stile di città come Doha e del suo Qatar, tra i Paesi più ricchi del mondo.
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