La coraggiosa protesta dell’ingegnera iraniana che ha lanciato il suo hijab durante un evento pubblico

Quando ha appreso dell'esclusione dall’assemblea degli ingegneri per via del suo uso inadeguato del velo islamico non è rimasta in silenzio. Così l'ingegnera iraniana Zainab Kazempour si è sfilata l'hijab e, dopo aver contestato il trattamento riservato alle donne e ai suoi colleghi nel suo Paese, lo ha gettato a terra. La sua voce coraggiosa si unisce a quella di migliaia di iraniane, che il regime sta cercando in ogni modo di mettere a tacere

Stanca di essere discriminata e di dover subire le imposizioni del regime, si è sfilata l’hijab dalla testa, mostrando la sua chioma e ha impugnato il microfono rivolgendosi a tutti i presenti per esprimere a gran voce il suo dissenso. Un atto di grande coraggio quello di Zainab Kazempour, ingenera iraniana che qualche giorno fa si trovava all’annuale assemblea della Teheran Engineering and Construction Organization. 

La professionista si era vista rifiutare la sua candidatura al consiglio di amministrazione dell’organizzazione di cui fa parte. Il motivo? La sua posizione, ritenuta troppo progressista, sull’uso del velo islamico. Invece di restare in silenzio e di farsi intimorire, Zainab Kazempour è salita sul palco e ha gridato:

“Non è accettabile che all’assemblea non facciano entrare un’ingegnera a causa del suo hijab. Non riconosco un forum che non consente di candidarsi senza indossare il velo e in cui gli ingegneri vengono picchiati e insultati” ha urlato al microfono, mentre diversi colleghe e colleghe la sostenevano con applausi.

Quando le hanno spento il microfono, prima di avviarsi verso la porta per lasciare l’evento pubblico ha gettato a terra il suo hijab come segno di protesta nei confronti di una società fortemente maschilista e liberticida. Nel giro di poco il filmato è diventato virale e Zainab Kazempour è stata acclamata dagli utenti di tutto il mondo per il suo animo impavido e la sua determinazione.

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Quel gesto però non è passato inosservato al regime. Come riportato dall’agenzia di stampa iraniana Tasnim, nei confronti della donna è stata intentata una causa. Visti i venti di repressione che soffiano in Iran, ci auguriamo che quest’atto di ribellione non le costi una lunga prigonia o addirittura la vita…

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Fonte: Iranintl

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