Perché la pietra giapponese che mette in subbuglio i social non avrebbe dovuto rompersi

In Giappone si è rotta in due la cosiddetta "pietra assassina" e sui social si è scatenato il panico perché si tratterebbe di un cattivo presagio

La notizia sta facendo il giro del mondo nelle ultime ore: in Giappone si è rotta una grossa pietra vulcanica nota come “Sesshō-seki”, letteralmente “pietra assassina”, che si trova in un’area della Prefettura di Tochigi (celebre per le sue sorgenti termali solfuree). Per il popolo giapponese la sua rottura non è affatto un buon presagio, anzi. Sui social si sono moltiplicati i post su questo avvenimento potenzialmente nefasto. E tanti utenti non hanno nascosto i loro timori, visto il periodo drammatico e angosciante che stiamo vivendo (tra guerra in Ucraina, che potrebbe sfociare in un conflitto mondiale, e la pandemia).

“Mi sembra di aver visto qualcosa che non dovrebbe essere visto” scrive una ragazza giapponese pubblicando la foto della pietra assassina spaccata a metà.

“Pandemia, guerra, mò ci si mette pure la pietra Sesshō-seki. Facciamo che basta? Dai” commenta un’altra ragazza.

https://twitter.com/MirtillaMalco18/status/1501458301166526487

La leggenda della pietra assassina

Ma perché la rottura della Sesshō-seki sta suscitando tutto questo scalpore e timore? Secondo un’antica leggenda questa particolare pietra ospiterebbe uno spirito malvagio: quello di Tamamo-no-Mae, un’affascinante donna-volpe a nove code che aveva organizzato un complotto per spodestare e uccidere l’imperatore giapponese Konoe (il cui regno ebbe inizio nel 1142 e terminò nel 1155). Ma, come narrato nella tradizionale antologia di racconti giapponesi Otogizōshi, la donna venne uccisa da un guerriero e il suo spirito sarebbe ancora oggi custodito in quella pietra.

Secondo la mitologia giapponese, chi entra in contatto con la pietra è destinato a morte certa per via dei gas velenosi che sprigiona. E, adesso che è spaccata in due, le forze malefiche sono state sprigionate dopo secoli e sono quindi libere di vagare.

Di questa speciale pietra si parla in “The Narrow Road to the Deep North”, una delle opere principali del poeta giapponese Matsuo Basho. Inoltre, la leggenda ha ispirato anche un romanzo scritto da Kido Okamoto, poi diventata un film anime.

I motivi legati alla rottura della pietra (al di là della leggenda)

Ma, al di là della mitologia giapponese (alla quale si può credere o no), cosa ha provocato la rottura della leggendaria pietra? In realtà a farla spaccare potrebbero essere stati semplicemente gli agenti atmosferici. Già qualche anno fa sulla pietra erano state notate delle crepe, che avrebbero permesso all’acqua piovana di filtrare all’interno e quindi indebolirla. Ma è un vero peccato che si sia spaccata, visto che la pietra era ormai diventata un’attrazione turistica del Giappone.

Nei prossimi giorni i funzionari del governo e dell’amministrazione locale si riuniranno per discutere delle sorti della celebre pietra, come riportato dal quotidiano giapponese Shimotsuke Shimbun. C’è chi vorrebbe risanare la frattura per ricostruirla (e in modo imprigionare nuovamente lo spirito malvagio). Ma nel frattempo alcuni temono che possa accadere l’ennesima disgrazia…

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Fonti: Shimotsuke Shimbun./Twitter

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