Michiaki Takahashi, chi è il medico giapponese celebrato dal Doodle di oggi

Il motore di ricerca celebra il virologo giapponese che inventò il vaccino contro la varicella, a 94 anni dalla sua nascita

Nell’ultimo secolo la medicina ha compiuto passi da gigante nel debellare (o, quantomeno, rendere innocue) molte malattie un tempo mortali – e questo grazie all’intuizioni geniali di menti illuminate che hanno saputo guardare aldilà del loro presente. Una di queste menti è certamente quella di Michiaki Takahashi, virologo giapponese che per primo sviluppò il vaccino contro la varicella e al quale il motore di ricerca Google dedica il doodle odierno.

Takahashi era nato il 17 febbraio di 94 anni fa ad Osaka e, dopo aver concluso gli studi di medicina nella sua città natale, entrò a far parte dell’Istituto di Ricerca per le Malattie Infettive, occupandosi di quei virus che colpiscono soprattutto durante l’età infantile – come quelli del polio o del morbillo. Ma la svolta, come spesso accade, avvenne in seguito ad un trauma che lo colpì da vicino: durante un viaggio negli Stati Uniti, fu proprio suo figlio ad ammalarsi di una forma gravissima di varicella (si salvò per un soffio) e a indirizzare la sua ricerca verso il virus che provoca questa malattia.

Dopo anni di ricerca, nel 1974, Takahashi riuscì a completare e a brevettare il primo vaccino in grado di contrastare il virus della varicella, che negli anni a venire è stato somministrato a milioni di bambini in tutto il mondo, prevendendo il contagio o lo sviluppo di forme gravi del morbo. Rimarcando l’importanza dei vaccini come arma di prevenzione contro le malattie, nel 2005 il geniale medico contribuì anche alla nascita di un premio dedicato a medici e ricercatori che compiono studi in questo campo.

La visione di un uomo nato in tempi assai diversi da quelli in cui viviamo noi oggi – prima della seconda guerra mondiale, prima dell’avvento della medicina moderna e delle innovazioni tecnologiche a cui siamo abituati – ci dovrebbe spingere ad una riflessione sull’importanza della ricerca scientifica e, soprattutto, della fiducia che dobbiamo accordare ad essa. Senza il vaccino contro la varicella, che buona parte della popolazione mondiale ha ormai nel proprio bagaglio di esperienze, non sarebbe stato possibile rendere questa malattia innocua e di poco conto. Senza il vaccino contro il Coronavirus, verso il quale ancora troppe persone sono restie, non saremo in grado di debellare questa malattia e di tornare finalmente ad una vita normale.

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Fonte: Google

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