Matrimonio: bonus fino a 2000 euro per le coppie che si sposano nel Lazio

Previsto un incentivo regionale fino a 2000 euro per chi si sposa nel Lazio entro quest'anno. Ad annunciarlo ieri la stessa Regione su Facebook, ma l'iniziativa è stata già sommersa da critiche

In tempo di crisi la Regione Lazio ha deciso di offrire fino a 2000 euro alle coppie che organizzano il loro matrimonio sul territorio regionale. Una sorta di bonus, che prevede un finanziamento di 10 milioni di euro, lanciato con l’obiettivo di sostenere non solo gli sposini, ma anche coloro che lavorano nel settore: wedding planner, agenzie di viaggi, ristoranti e catering, imprese di eventi, negozi di abiti ecc.

La novità è stata annunciata ieri sui canali social della Regione, ma l’iniziativa che prende il nome di “Nel Lazio con amore” non è stata accolta benissimo. Anzi. È stata sommersa da una pioggia di critiche. “Non servono incentivi, ma sconti sulle tasse” scrive qualcuno, “Non sapete proprio come buttare al vento i nostri soldi” tuona un altro utente. Ma i commenti di questo tipo sono decine.

Bonus matrimonio nel Lazio: a chi è destinato e spese ammissibili

L’agevolazione è destinata a tutte quelle coppie che si sposano o formalizzare un unione civile sul territorio del Lazio. I beneficiari non sono soltanto i residenti nella Regione, ma anche tutte le altre coppie italiane o straniere che si uniscono in matrimonio sul territorio del Lazio
dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Può presentare la domanda per ogni coppia solo uno solo degli sposi in possesso dei requisiti e delle condizioni indicate dal bando.

Il bonus fino a 2000 euro copre le spese relative a:

  • acquisto di bomboniere;
  • noleggio auto da cerimonia;
  • acquisto abito e accessori da cerimonia (sposo o sposa);
  • addobbo floreale;
  • servizi di catering e ristorazione (massimo 700 euro);
  • servizi alla persona legati al giorno del matrimonio, quali acconciatura e trucco;
  • viaggio di nozze (massimo 700 euro);
  • affitto sale e location per cerimonia e banchetto;
  • servizi di riprese video e book fotografico;
  • servizi di animazione, intrattenimento, spettacolo;
  • servizio di wedding planner;
  • acquisto fedi nuziali;
  • stampa delle partecipazioni.

Ogni coppia può chiedere il rimborso di massimo cinque documenti di spesa. E ciascuna deve:

  • essere sostenuta nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023, come risultante dai documenti contabili;
  • non essere stata effettuata tramite e-commerce (acquisto on line);
  • essere stata effettuata con sistemi tracciabili (bonifico o pagamento elettronico);
  • essere conforme alla normativa fiscale, documentata attraverso fatture, ricevute o documenti contabili dai quali si evinca il tipo di spesa e
  • la sua pertinenza con il matrimonio o unione civile;
  • presentare causale compatibile con le attività per le quali viene concesso il contributo;
  • essere dimostrata attraverso un documento di pagamento (bonifico, scontrino POS) con importo identico a quello del documento di spesa (fattura, scontrino fiscale); nel caso di discordanza tra l’importo del documento di spesa e quello del documento di pagamento è ammissibile l’importo minore.

Come presentare la domanda

La domanda, completa di tutti i dati richiesti, deve essere presentata attraverso lo sportello telematico disponibile al sito https://regione.lazio.it/nellazioconamore a partire dal 28 febbraio 2022 alle ore 10.00.

La Regione Lazio ha previsto pure una sezione – in costante aggiornamento – dedicata alle FAQ per chiarire eventuali dubbi.

Le polemiche relative al bonus

Come anticipato, l’agevolazione della Regione Lazio non è stata affatto apprezzata da gran parte degli italiani, alle prese con bollette di luce e gas salatissime, rincari sui carburanti e su generi alimentari come pasta a pane. A molti il bonus è sembrato una misura priva di senso in questo momento storico. Sono in tanti a sottolineare che sarebbe stato decisamente più saggio destinare quei 10 milioni ad esempio alle famiglie in difficoltà o ai giovani.

“Un incentivo per un settore che già funziona e si sta risollevando da solo. Incentivi per giovani che aprono piccole o medie imprese? (ovviamente fondi veri, non richieste che si devono spingere con bustarelle), oppure incentivi a chi assume un disoccupato over 40” fa notare un utente.

Mentre qualcun altro scrive: “Ma siamo impazziti? invece di dirigere i soldi alla sanità, al sociale e alle pensioni, li regalate a chi sposa? (e poi magari non ha una situazione economica tale per mettere su famiglia, se la vuole).

Insomma, l’idea della Regione Lazio sembra essersi rivelata un flop…

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Fonte: Regione Lazio 

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