Maslenitsa, l’antico Carnevale russo che celebra la fine dell’inverno bruciando un enorme pupazzo di paglia

Scopriamo cos'è e come viene celebrata questa festa slava di antiche origini pagane, corrispondente al Carnevale nostrano

In Russia il nostro Carnevale corrisponde all’antica festa slava di origini pagane che prende il nome di “Maslenitsa”, termine derivante da “maslo”, il cui significato è “burro”.

La ricorrenza, che si svolge durante la settimana che precede la Quaresima, è infatti conosciuta anche come “settimana del burro” o “pancake week”, ultimo periodo in cui è possibile concedersi latticini, uova e cibi grassi prima dell’imminente digiuno quaresimale.

Originariamente veniva celebrata intorno al 22 marzo, in corrispondenza dell’equinozio di primavera, o il 24 febbraio, giorno dedicato al dio del bestiame “Veles”. Secondo il folclorista Vladimir Propp nacque come rito agricolo per la fertilità. Oggi il suo principale scopo a livello simbolico è scacciare via l’inverno e l’oscurità, risvegliando la primavera.

Il simbolo per eccellenza della festa è il fantoccio di paglia in abiti femminili che rappresenta l’inverno, un tempo chiamato “Mara” o “Madder”, sotterrato o bruciato su un falò a conclusione dei festeggiamenti.

Come in ogni Carnevale, durante la settimana di festeggiamenti si mangia, si beve, ci si diverte senza freni, e si preparano dolci tipici, a partire dai cosiddetti blinis, simili a crêpes o soffici pancake.

Con la loro forma circolare e il loro colore dorato, i blinis o bliny rappresentano il sole e in origine erano considerati anche un piatto commemorativo. Venivano infatti collocati sulle tombe dei defunti o sulla finestra affinché i morti favorissero il raccolto. La gente credeva che i defunti, essendo sepolti nel terreno, potessero influenzare la fertilità del suolo.

Altra usanza tipica sono i giri in slitta intorno al villaggio in senso orario: il movimento “in direzione del sole” (in senso orario) serviva un tempo ad aiutare il sole a muoversi più rapidamente, avvicinando la primavera. Ma si fanno anche gare, concerti, danze, giochi e spettacoli. Inoltre ogni giornata della speciale settimana è dedicata a specifiche attività.

Per esempio, la domenica che antecede l’inizio di Maslenitsa, tradizionalmente è il giorno dedicato alla visita di parenti, amici e vicini. Questa era la cosiddetta “domenica della carne” in quanto ultimo giorno in cui era possibile consumarla.

Il lunedì è invece dedicato alla realizzazione dell’enorme bambola di paglia destinata a essere bruciata la domenica successiva (che è anche il giorno del perdono) sul falò, tra danze e canti, così da liberarsi simbolicamente dell’inverno e della morte.

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FONTI: Ria.ru/Culture.ru

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