La dottoressa Malalai Faizi è la prima donna a capo di un’istituzione pubblica del governo talebano, ma non basta

Il governo talebano ha nominato la dottoressa Malalai Faizi direttrice di un ospedale per la maternità a Kabul, diventando così la prima donna a capo di un'istituzione pubblica nell'amministrazione del regime islamista. Tuttavia non basta.

Dopo sei mesi dall’arrivo al potere dei talebani, arriva una designazione senza precedenti: la dottoressa Malalai Faizi è stata nominata come direttrice di un ospedale per la maternità a Kabul in Afghanistan. Questa è la prima volta che il regime islamista nomina una donna a capo di un’istituzione pubblica.

A confermare la notizia, Javid Hazheer, il portavoce del ministero della Salute del governo afgano, in un’intervista all’Agenzia Efe. La nomina di Faizi sarebbe stata impensabile sotto il precedente governo talebano, tra il 1996 e il 2001, ricordato per la sua spietata applicazione della legge islamica in cui i diritti delle donne furono terribilmente calpestati.

Le donne sono una classe sociale svantaggiata, quindi mi sento molto fortunata e felice di servire questa classe svantaggiata”, ha detto Faizi a Efe in un’intervista dopo essere stata nominata direttrice del Malalai Maternity Hospital.

Finora le donne sono state escluse dall’esercizio di quasi tutte le cariche pubbliche e – sebbene gli ospedali incentrati sull’assistenza femminile, anche in una nazione conservatrice come l’Afghanistan, erano sempre stati tradizionalmente guidati da donne – l’incarico ufficiale di Faizi ha suscitato aspettative tra le attiviste e le donne in generale, che dal ritorno al potere dei talebani non hanno smesso di lottare per i loro diritti.

La dott.ssa. Malali Faizi è stata nominata direttrice del Malali Gynecology Hospital. Anche se è un ospedale incentrato sulle donne, quindi a capo deve esserci comunque una dottoressa, mi sono sentita benissimo sentendo questa notizia”, ha scritto su Twitter l’attivista Zarifa Ghafari.

Tuttavia non basta. Ricordiamoci che subito dopo la presa di Kabul, i talebani avevano promesso, nel rispetto della sharia, spazio alle donne nel nuovo governo. Ma tra le parole e i fatti c’è una enorme differenza. Questo impegno non è stato mantenuto anzi, sono cominciate subito le restrizioni: molte donne non sono più potute ritornare a lezione o al lavoro, alcune istituzioni educative sono state chiuse, e in quelle rimaste aperte le bambine e le ragazze sono segregate. E per quanto riguarda lo sport? Vietato alle donne. Uscire? Anche qui le restrizioni non mancano.

Durante questo periodo, per migliaia di donne di Kabul, questo ospedale femminile può essere diventato straniero e illegittimo. Pertanto, la possibilità per le donne di poter riaccedere a questo ospedale con la presenza della dottoressa Malali Fayzi è una buona azione. Per le donne di Kabul non è abbastanza, tanto meno per quelle delle altre 33 province”, ha scritto su Twitter Farkhunda Zahra Naderi, politica afgana e attivista per i diritti delle donne.

La decisione del governo talebano in Afghanistan sorprende il mondo, ma per parlare concretamente di diritti delle donne, devono ancora essere presi in considerazione i diritti del lavoro e dell’istruzione delle milioni di afghane dimenticate dai talebani. Per alcune persone questa nomina rappresenta una speranza per le donne e le bambine in Afghanistan, voi cosa ne pensate?

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Fonte: EFE / Pamir News / Pajhwok

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