Lorena Cesarini, chi è e perché stasera porta un messaggio di inclusione a Sanremo

Lorena Cesarini, attrice e co-conduttrice della seconda serata del festival, salirà sul palco della kermesse con un monologo importante, soprattutto dopo gli attacchi social ricevuti

Sanremo, si alza il sipario sulla seconda serata. Co-protagonista con Amadeus, oltre alle canzoni, è Lorena Cesarini «una giovane attrice che ha avuto grande successo con la serie Suburra, una ragazza brillante che porterà la sua energia sul palco dell’Ariston», così l’aveva introdotta il conduttore durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione numero 72.

La notorietà Lorena, classe 1987, l’ha raggiunta con il personaggio di Isabel nella serie Suburra; una carriera iniziata pochi anni fa, con il ruolo di Virginia in Arance e Martello di Diego Bianchi e poi altri due film, Il Professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni, È per il tuo bene di Rolando Ravello.

Ma da quella conferenza la curiosità di molti su chi fosse questa ragazza dalla pelle ambrata e dai capelli arruffati è aumentata e, purtroppo, è stata scavalcata dagli insulti, ovviamente via social, che si sono soffermati su due concetti fondamentali “ma chi è questa” e “ha la pelle nera”, quindi è un’extracomunitaria che non merita di stare lì.

L’attrice vittima di polemiche assurde e razziste

Lorena ha rilasciato alcune interviste in cui ha raccontato dell’incontro tra i genitori, papà italiano e mamma senegalese. All’Ansa ha anche commentato gli insulti ricevuti con un laconico:

«Forse è meglio se per un po’ non guardo i social» aggiungendo che «sono pronta ad affrontare le critiche a testa alta: dovrebbe provare vergogna chi pensa e scrive certe cose invece di gioire del fatto che ci siano volti nuovi e soprattutto varietà e inclusione».

E proprio l’inclusione e l’integrazione saranno al centro del suo monologo di questa sera. Scelta scontata quelle di portare una ragazza con la pelle color ebano sul palco più importante dello spettacolo italiano per parlare di questi temi? No, non lo è, ma soprattutto è necessario.

E questi insulti da tastiera lo dimostrano ancora una volta così come dimostrano che per troppe persone se sei donna, soprattutto con una pelle “diversa”, e stai cominciando a trovare la tua strada non meriti di stare su quel palco.

D’altronde questo è il Paese dove sono necessarie le quote rosa; dove le under 40 e le donne in generale sono ancora troppo poche nei ruoli apicali; dove molti panel sono ancora dei manel perché composti solo da uomini; dove se sei una campionessa ma con la pelle nera ogni tuo errore vale doppio perché devi faticare di più in quanto donna e nera anche se hai lo spiccato accento tipico della città – italiana – dove sei nata o cresciuta.

Ma, incredibilmente, è anche il Paese che aveva eletto la prima Miss Italia con la pelle nera, Danny Mendez, nel lontano 1996 e questo ci aveva fatto sperare o forse illuso di essere pronti a dare valore alle persone per quello che sono, dicono, fanno e non per come appaiono. Cosa ci è successo?

Del Festival di Sanremo si possono dire tantissime cose ma va riconosciuto al conduttore e direttore artistico Amadeus di aver contribuito al cambio di passo della kermesse, dove tutto si mescola e riesce a convivere, forte di una lunga formazione radiofonica.

Vuoi per motivi discografici, radiofonici, anagrafici o di gusti, artisti della vecchia guardia della canzone italiana si solo alternati alle nuove leve e a generi diversi, dal rock alla trap, dall’uso dell’auto-tune alla musica elettronica. E anche Lorena Cesarini questa sera salirà sul palco, fresca dei suoi 35 anni, come una delle nuove attrici italiane che si sta affacciando al grande pubblico dal palco più ostico che ci sia, cercando di essere sé stessa nonostante l’emozione.

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