Ricordiamo Linda Brown, la bambina che lottò contro la segregazione razziale nelle scuole

Il 25 marzo del 2018 ci lasciava Linda Brown, paladina della lotta contro la segregazione razziale. A soli 9 anni, la piccola Linda segnò un vero e proprio punto di svolta in America

Nel 1954, il padre Oliver decide Linda alla scuola elementare di Topeka, in Kansas. La sua richiesta però venne bocciata visto che all’epoca la scuola era aperta solo ai bianchi. La piccola afroamericana venne dunque respinta.

La famiglia non si fermò davanti a quel rifiuto, denunciando l’autorità scolastica di Topeka. La storia si diffuse velocemente, altri bambini erano stato respinti. L’appello della famiglia di Linda Brown venne accolto da un’organizzazione di attivisti neri, la National Association for the Advancement of Colored People e il caso fu portato alla Corte Suprema.

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Quest’ultima, lo stesso anno, accolse le richieste dei Brown e con una sentenza definì “intrinsecamente iniquo separare le strutture scolastiche”. Quella sentenza fu un vero e proprio spartiacque che portò all’abolizione della segregazione nel sistema scolastico americano.

“L’eredità di Linda Brown non è solo qui, ma a livello nazionale”,

ha dichiarato il commissario per l’educazione del Kansas, Dale Dennis.

“L’effetto che ha avuto sulla nostra società è stato incredibile”.

Jeff Colyer, governatore del Kansas, ha aggiunto:

“La vita di Linda Brown ci ricorda che, sostenendo i nostri principi e servendo le nostre comunità, possiamo davvero cambiare il mondo. L’eredità di Linda è una parte cruciale della storia americana e continua a ispirare milioni di persone”.

Linda è morta nella sua Topeka. Una storia di coraggio, di ribellione, che oggi più che mai va ricordata.

A San Gimignano (Siena), nel 2018 è stata intitolata la Scuola Media proprio a Linda Brown alla presenza del Console Generale Americano di Firenze Benjamin Wohlauer, nell’ottica di dare un contributo alla costruzione di un futuro nel quale a tutti gli esseri umani siano garantiti uguali diritti fra cui quello all’istruzione, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalla nazionalità, dalla condizione socioeconomica.

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