Il lato nascosto della guerra in Ucraina e dei suoi effetti sulle spose bambine nel Corno d’Africa

Il conflitto in Ucraina sta mettendo ulteriormente in ginocchio il Corno d'Africa. Qui 13 milioni di persone rischiano di morire di fame e le famiglie stanno stanno costringendo ragazzine a sposarsi (spesso con uomini molto più grandi di loro) in cambio di acqua e cibo.

La guerra che da oltre un mese sta dilaniando l’Ucraina non sta avendo pesanti conseguenze solo sull’Europa, ma in diverse aree del mondo dimenticate. Qualche esempio? Il Corno d’Africa, che sta affrontando una delle carestie più gravi degli ultimi anni. Se la siccità prolungata aveva già messo in ginocchio Paesi come l’Etiopia, il Kenya e il Somaliland, adesso la situazione è drammatica a seguito del blocco delle importazioni delle materie prime legato al conflitto.

Infatti, metà del grano e dei cereali distribuiti dal World Food Programme (WFP) nelle zone di estrema povertà provenivano proprio dall’Ucraina e dalla Russia.

Milioni di persone a rischio a causa della siccità e dello stop alle importazioni 

Così circa 13 milioni di persone rischiano di morire di fame e di sete, una situazione critica che sta facendo aumentare i matrimoni forzati nel Corno d’Africa.

È la prima volta che sentiamo sulla nostra pelle le conseguenze di una guerra che è in corso dall’altra parte del mondo. Le guerre precedenti come Iraq, Libia e Pakistan non hanno avuto questo impatto sulla nostra vita quotidiana – spiega Hibo Aden, responsabile dei diritti delle donne dell’associazione ActionAid Somaliland, impegnata sul territorio africano per combattere la povertà e promuovere l’istruzione. –La situazione è così disperata per alcune famiglie che costringono le ragazze a sposarsi in cambio di cibo e acqua”.

Quest’anno i casi di violenza di genere hanno subito un incremento del 24%, soprattutto i casi di violenza domestica e matrimoni forzati. In forte aumento anche la percentuale di bambine e ragazzine che lasciano la scuola e che vengono costrette a sposare uomini molto più grandi che potrebbero avere l’età dei loro padri e – talvolta – persino dei loro nonni. 

In Somaliland non piove da quasi un anno e si stima che la siccità, la fame e la mancanza d’acqua metteranno in pericolo 1.2 milioni di persone nell’arco dei prossimi mesi. 

“Manca acqua, non possiamo coltivare i nostri campi e quindi non abbiamo cibo né soldi per comprarlo. Qui il mondo sta finendo” racconta Amina Yusuf Cige, che a 90 anni, vive in Somaliland ed è sopravvissuta a diverse carestie. 

Come anticipato, nel Corno d’Africa lo scenario era già disastroso prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Per via  della siccità nel Somaliland il costo dell’acqua era passato da 1 a 5 dollari per 200 litri. Un bene prezioso per la sopravvivenza è diventato quindi  inaccessibile a tantissime famiglie. E a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina e della conseguente crisi, il prezzo del riso è quasi raddoppiato: per 25 kg prima si pagava 20 dollari, adesso ne servono 30.

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Fonte: ActionAid

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