Gli indigeni fanno causa al Governo del Perù per difendere le tribù incontattate

Gli indigeni del Perù continuano ad essere minacciati dalle invasioni e dalle mire delle multinazionali alla ricerca di petrolio.

Gli indigeni del Perù continuano ad essere minacciati dalle invasioni e dalle mire delle multinazionali alla ricerca di petrolio.

Ora un’organizzazione indigena del Perù ha fatto causa al Governo per aver mancato di proteggere le tribù incontattate dalle invasioni e dalle prospezioni petrolifere, secondo quanto comunicato da Survival International.

L’organizzazione nazionale indigena Aidesep sta infatti portando in tribunale il Ministero della Cultura del Perù per non aver rispettato l’obbligo legale di mappare e creare cinque nuove riserve indigene, e di proteggere i popoli estremamente vulnerabili che vi vivono.

Nel 2007, il Perù aveva concesso alla compagnia petrolifera canadese Pacific E&P il diritto di effettuare esplorazioni a Yavari Tapiche, un’area all’interno della frontiera dell’Amazzonia incontattata già proposta come riserva indigena. L’Aidesep chiede da 14 anni che la riserva venga istituita, mentre Survival International sta conducendo una campagna internazionale per il diritto dei popoli incontattati a determinare autonomamente il proprio futuro.

I ricercatori temono che gli Indiani incontattati che vivono nell’area possano essere spazzati via dalla violenza di esterni e da malattie verso cui non hanno difese immunitarie. Gli operai che lavorano all’estrazione del petrolio rischiano di entrare in contatto con i popoli isolati; inoltre, il processo di prospezione petrolifera prevede la detonazione di migliaia di cariche sotterranee che fanno fuggire la selvaggina da cui gli Indiani dipendono.

Per i Matsés il contatto è stato un disastro, perché li ha esposti a malattie infettive e violenze da parte degli esterni.

Il Governo non ha proibito le prospezioni petrolifere. Nel corso di una recente riunione indigena, un uomo della tribù ha dichiarato:

“Non voglio che i miei figli siano distrutti dal petrolio… Ecco perché ci stiamo difendendo… E perché noi Matsés ci siamo uniti. Le compagnie petrolifere… ci stanno insultando e noi non resteremo in silenzio mentre ci sfruttano nelle nostre terre ancestrali. Se necessario, moriremo lottando contro il petrolio”.

Leggi anche: INDIGENI DEL PERÙ SOTTO ATTACCO: QUEI CASI DI AVVELENAMENTO DA MERCURIO DI CUI NESSUNO SI OCCUPA

indigeni peru 2

Un’ulteriore organizzazione indigena, Orpio, sta portando in tribunale un altro caso contro la minaccia di prospezioni petrolifere.

“Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili sul pianeta, ma sembra che le autorità del Perù considerino i profitti della compagnia petrolifera più importanti della terra, delle vite e dei diritti umani dei popoli” – ha commentato Stephen Corry, Direttore generale di Survival.

Leggi anche: LA MAREA NERA MINACCIA GLI INDIGENI DEL PERÙ: LE TERRE AFFITTATE ALLE LOBBY DEL PETROLIO (PETIZIONE)

indigeni peru 3

Sin dal contatto i Matsès hanno sofferto di gravi malattie, in particolare di malaria e altre malattie che la loro medicina basata sulle piante non riesce a curare.

Leggi anche: LE LOBBY DEL PETROLIO METTONO LE MANI SU TRIBÙ INDIGENE E FORESTE DEL PERÙ: IL MASTERPLAN SEGRETO

Il Ministero peruviano della Cultura è responsabile della mappatura e della protezione dei territori indigeni. In Perù, le terre delle tribù incontattate dovrebbero essere protette per legge ma, in realtà, purtroppo questa protezione è spesso inadeguata o inesistente.

Survival International ricorda che i popoli incontattati non sono arretrati o primitivi, né reliquie di un remoto passato. Sono nostri contemporanei e rappresentano una parte essenziale della diversità umana. Quando i loro diritti sono rispettati, continuano a prosperare.

Le loro conoscenze, sviluppate nel corso di migliaia di anni, sono insostituibili. Sono i migliori custodi dei loro ambienti. E le prove dimostrano che i territori indigeni costituiscono la migliore barriera alla deforestazione.

Marta Albè

Photo Credits: Survival – Christopher Pillitz

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook