Germana Carillo Nelle prime ore di questa mattina un incendio si è sviluppato nei locali di quello che è il principale produttore di vaccini al mondo.
Fuoco al Serum Institute of India (SII). Nelle prime ore di questa mattina un incendio si è sviluppato nei locali di quello che è il principale produttore di vaccini anti-Covid al mondo, nella fabbrica di Pune, nello stato del Maharashtra (India occidentale). Si contano 5 morti, ma le fiamme non avrebbero intaccato la produzione.
Il Serum Institute è infatti impegnato nella produzione di milioni di dosi del vaccino Covishield, sviluppato da AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford.
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Le fiamme sono divampate in un sito in costruzione della grande struttura e per ora le cause non sono note, anche se il Governo dello stato del Maharashtra ha già dichiarato che l’incendio potrebbe essere stato causato da un guasto elettrico durante i lavori di costruzione.
“Abbiamo appreso che purtroppo c’è stata una perdita di vite umane durante l’incidente – ha detto su Twitter Adar Poonawalla, amministratore delegato di SII. Siamo profondamente rattristati e porgiamo le nostre più sentite condoglianze ai membri della famiglia dei defunti“.
We have just received some distressing updates; upon further investigation we have learnt that there has unfortunately been some loss of life at the incident. We are deeply saddened and offer our deepest condolences to the family members of the departed.
— Adar Poonawalla (@adarpoonawalla) January 21, 2021
“Vorrei rassicurare tutti che non c’è stata alcuna perdita di produzione di COVISHIELD, perché prodotto in altri edifici“, ha poi concluso Poonawalla.
We are deeply saddened by the loss of lives at @SerumInstIndia
Pune City Police personnel are at the site and working closely with the Fire Department https://t.co/eQtvmqF6G1
— पुणे शहर पोलीस (@PuneCityPolice) January 21, 2021
SII sta producendo circa 50 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca al mese in altre strutture del complesso, con l’intenzione di aumentarle presto fino a 100 milioni di dosi.
Fonte: Reuters
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