Il Governo giapponese sta offrendo alle famiglie 1mln di yen a bambino per lasciare Tokyo (e ripopolare le aree rurali)

Il Giappone sta assistendo impotente al declino della sua popolazione. Per provare a invertire la rotta, il Governo pensa a degli incentivi per le famiglie con bambini che si trasferiscono fuori dai grandi centri urbani per restituire vitalità ad aree dimenticate

Il Governo giapponese ha disposto un incentivo economico per le famiglie che scelgono di lasciare la capitale e trasferirsi nelle aree rurali: l’obiettivo è quello di combattere lo spopolamento di queste aree, colpite dall’invecchiamento della popolazione e dal calo demografico.

Ogni giovane famiglia che sceglierà di lasciare Tokyo e trasferirsi in un’area in spopolamento riceverà dallo Stato ben un milione di yen (corrispondenti a circa 7.250 euro) per ogni figlio al di sotto dei 18 anni appartenente al nucleo familiare, a partire dal prossimo aprile.

Attualmente, Tokyo è una delle megalopoli più popolose al mondo con oltre 35 milioni di abitanti. Anche se, fra il 2020 e il 2021, la sua popolazione è diminuita (complice la pandemia e la scoperta dello smartworking), la capitale resta ancora un polo attrattore irresistibile per moltissimi giapponesi.

Per usufruire del beneficio economico, le famiglie richiedenti devono provenire da uno dei 23 quartieri che costituiscono il centro di Tokyo, oppure dalla cintura periferica che comprende i centri di Saitama, Chiba e Kanagawa.

Ma non basta trasferirsi in un’area rurale per avere immediatamente accesso al “premio”: è necessario che la famiglia viva nella nuova dimora per almeno cinque anni consecutivi, e che un suo membro svolga un’attività lavorativa nel nuovo paese di residenza, o vi inauguri un’attività commerciale. Coloro che se ne andranno prima che siano trascorsi cinque anni dovranno restituire i soldi ricevuti.

Il Giappone è uno dei Paesi al mondo con la popolazione più longeva, che si unisce a un bassissimo tasso di natalità: solo 1,3 bambini in media per famiglia – ben al di sotto del valore di 2,1 necessario a mantenere attivo il saldo della popolazione (per ogni coppia di genitori che muore, devono esserci almeno due figli a “sostituirli”).

Nel 2021, il numero dei nuovi nati è stato di 811.604, il più basso da quando è iniziata la registrazione delle nascite nel Paese (1899); al contrario, il numero di centenari è di oltre 90.500, rispetto ai soli 153 del 1963. Se i dati si mantengono su questi livelli, si prevede un drastico calo della popolazione giapponese nel futuro, con il 30% di persone in meno entro i prossimi 45 anni.

L’agevolazione economica appena annunciata va ad aggiungersi al precedente “bonus” disposto dal Governo giapponese (300.000 yen, circa 2.200 euro) per favorire lo spostamento dei nuclei familiari con bambini piccoli dalle grandi città alle aree rurali e poco popolose.

L’iniziativa dell’amministrazione giapponese ricorda molto quella di alcuni Comuni italiani di vendere case al prezzo simbolico di un euro per favorire il ripopolamento dei borghi dimenticati o il sostegno economico a chi si trasferisce in aree che hanno subito lo spopolamento.

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Fonte: Time

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