E’ riuscito il faraonico trasferimento della barca di legno più antica dell’umanità: sarà esposta al nuovo Grande Museo Egizio

Faraonico trasferimento dell'imbarcazione funeraria del re Khufu dalla sua tomba al neonato Grande Museo Egizio del Cairo

Faraonico trasferimento dell’imbarcazione funeraria del re Khufu dalla sua tomba al neonato Grande Museo Egizio del Cairo, che si prepara ad accogliere i turisti dopo la crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus.

L’Egitto si prepara ad aprire i battenti del Grande Museo Egizio (GEM) – un’avveniristica struttura ideata nel 2002 come nuovo polo culturale del paese, che sarà inaugurato entro la fine di quest’anno. Nell’ambito di questa inaugurazione l’imbarcazione del faraone Khufu, scoperta solo nel 1954 all’interno dell’ala sud della Grande Piramide di Cheope, è stata trasportata dalla sede del suo ritrovamento all’interno del GEM.

Non deve stupire la presenza di un’imbarcazione in un monumento funebre: gli antichi egizi, infatti, erano soliti seppellire una barca nella camera funeraria reale, credendo che questa avrebbe trasportato il re morto nell’aldilà. Il re Khufu apparteneva alla IV dinastia dell’Antico Regno: la barca quindi risale a più di 4.600 anni fa. Si tratta dell’imbarcazione lignea più antica mai ritrovata prima.

Il viaggio è durato ben dieci ore, ma la preparazione ad esso molto di più: ci è infatti voluto quasi un anno per creare un veicolo che potesse trasportare un reperto archeologico tanto prezioso ma al tempo stesso ingombrante – ricordiamo che l’imbarcazione è lunga circa 46 metri e pesa 20 tonnellate. Il veicolo speciale ha percorso sette chilometri e mezzo dalla piramide fino al museo.

Il progetto di trasferimento ha lo scopo di preservare la più grande e antica imbarcazione della storia umana, risalente a più di 4600 anni fa, e di esporlo in maniera proporzionale alla sua importanza presso il Grande Museo Egizio – ha spiegato il Ministro del Turismo e dell’Archeologia egiziano. – Il trasporto del reperto ha rappresentato uno dei più importanti progetti archeologici per complessità e unicità, un lavoro di progettazione e preparazione durato quasi un anno: è stato creato un veicolo ad hoc che potesse contenere l’imbarcazione lignea, che fosse in grado di ammortizzare qualsiasi ostacolo lungo il percorso, manovrare curve e assorbire qualsiasi vibrazione. Prima del trasporto vero e proprio, sono state effettuate numerose simulazioni del viaggio, nelle quali il veicolo ha trasportato lo stesso peso dell’imbarcazione (ben 20 tonnellate) per garantire l’arrivo del reperto al museo in totale sicurezza. Non sono mancati problemi e difficoltà durante l’operazione di estrazione dell’imbarcazione dalla sua vecchia sede. Presto il Grande Museo Egizio organizzerà una conferenza stampa, fornendo ai media ulteriori dettagli sul trasferimento dell’antica imbarcazione.

Con questo reperto tanto importante e con l’apertura del GEM, l’Egitto spera di recuperare le risorse economiche che sono andate perdute a causa della pandemia: il mondo del turismo si è fermato per quasi due anni, e le perdite per il paese sono state incalcolabili.

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Fonte: Facebook

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