“Devi portare il permesso firmato di tuo marito”: le severe leggi che le donne iraniane devono affrontare per ottenere un lavoro

Per essere assunte per un lavoro, le donne iraniane devono avere una autorizzazione firmata dal marito, anche se hanno le competenze e gli studi richiesti

Restrizioni sull’abbigliamento e sulla custodia dei figli, restrizioni sull’eredità e sui viaggi all’estero, divieti anche per parlare in pubblico: il codice basato sì sulla legge islamica conservatrice, o Sharia, ma portato allo stremo e adottato dai talebani, lascia calpestato ogni diritto delle donne.

Ma niente, non ce la si fa ad abituarsi ad un simile abominio e ogni notizia che riguarda loro ci provoca un sussulto di sdegno e non possiamo fare altro che parlarne. Come il nodo secondo cui, per essere assunte per un lavoro, le donne iraniane devono avere una autorizzazione firmata dal marito, anche se hanno gli studi richiesti.

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Ciò significa che gli uomini hanno priorità anche nelle occupazioni rispetto alle donne e questo diventa uno dei tanti ostacoli che le donne iraniane devono affrontare quando vogliono integrarsi nel mercato del lavoro.

Durante un colloquio di lavoro mi è stato chiesto di presentare una dichiarazione scritta di mio marito per dimostrare che avevo il suo permesso di lavorare, ha raccontato alla BBC una donna iraniana, con un master in ingegneria del petrolio e del gas.

Il report

Un rapporto del 2024 della Banca Mondiale classifica l’Iran tra i peggiori Paesi in termini di barriere legali di genere per la forza lavoro (solo lo Yemen, la Cisgiordania e Gaza sono classificati più in basso).

Anche secondo il recente rapporto del 2024 del World Economic Forum sul divario di genere globale, l’Iran ha il tasso più basso di partecipazione femminile alla forza lavoro tra i 146 Paesi del sondaggio.

iran diritti donne

Le donne rappresentano più del 50% di tutti i laureati universitari in Iran, ma solo il 12% di loro è nella forza lavoro, in base a un dato del 2023.

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