Crolla ponte in provincia di Siena. Nessun ferito, era già chiuso da anni

Nella notte ha ceduto un ponte chiuso al traffico in provincia di Siena. Quanto accaduto riaccende l’attenzione sulla salute delle infrastrutture italiane

Nella notte è crollato il ponte sopra il fiume Paglia nel comune di Radicofani, in provincia di Siena. La struttura era già chiusa al traffico da anni ed era rimasta in balia degli eventi.

Come riporta anche una nota Anas, le forti piogge che nella notte hanno provocato la piena del fiume Paglia sono probabilmente le responsabili del cedimento della struttura, già danneggiata, che si trova al bivio “Scaldasole” della Cassia, nel comune di Radicofani (SI).

Il ponte era già chiuso al traffico dal 2014 e gli abitanti della zona erano costretti ad aggirarlo facendo un percorso alternativo. Questo ovviamente ha impedito che il cedimento della struttura creasse danni ben peggiori, anche se, almeno in teoria, qualcuno poteva passare nella zona sottostante dato che era impedito il passaggio sopra al ponte e non sotto (ovviamente le persone ben si guardavano dal passeggiare sotto un ponte pericolante e per di più in condizioni meteo avverse!).

Era da tempo che i residenti denunciavano la situazione in cui si trovava la struttura il cui crollo era preannunciato, dato che alcune perturbazioni precedenti avevano già danneggiato seriamente il ponte che appariva visibilmente pericolante.

C’è anche chi lega quanto si è verificato al problema dell’abbassamento del suolo nella zona che potrebbe avere cause naturali ma anche antropiche (ossia essere legate ad azioni dell’uomo).

Ora l’Anas, come si legge, sta eseguendo tutte le verifiche necessarie e ha già concluso le attività di progettazione relative alla demolizione anche se mancano ancora le autorizzazioni da parte degli enti preposti prima di poter iniziare ufficialmente i lavori.

Ma possibile che tutto questo non si poteva fare prima? Quanto accaduto riaccende l’attenzione su un tema molto importante: la salute delle infrastrutture italiane e la scarsa celerità con la quale si prendono provvedimenti in merito.

Fonti: La Nazione/ Anas

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