Il Coronavirus sospende il Patto di Stabilità: gli Stati potranno aiutare di più famiglie e imprese. È la prima volta nella storia dell’Ue

Stop (per ora) a rigide regole di bilancio: gli Stati membri dell’Ue potranno aiutare famiglie e imprese con più decisione. il Patto di Stabilità è sospeso

Stop (per ora) a rigide regole di bilancio: per sostenere l’economia, rallentata dalle misure anti coronavirus, gli Stati membri dell’Ue potranno aiutare famiglie e imprese con più decisione. Di fatto, il Patto di Stabilità è sospeso e non era mai successo. Lo ha annunciato su Twitter Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea.

Il Patto di Stabilità è un accordo stipulato nel 1997 dagli Stati membri dell’Unione Europea che sancisce ferree regole economiche che consentano a tutti di mantenere “in equilibrio” l’unità monetaria. In altre parole, al fine di poter disporre della moneta unica, gli Stati si sono impegnati a non rispettare due parametri che caratterizzano il bilancio di Stato, in particolare:

  • un deficit pubblico non superiore al 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL), dove il deficit è di fatto la differenza tra entrate e uscite del bilancio
  • un debito pubblico al di sotto del 60% del PIL (o comunque tendente al rientro), dove il debito è invece quello che uno Stato ha con altri soggetti economici nazionali o esteri, inclusi altri Stati, ai quali sono stati venduti titoli a copertura del deficit

L’Italia non è tra gli Stati con le performance migliori: se il deficit negli ultimi anni si è mantenuto entro i parametri stabiliti dall’Ue (a costo di pesanti riduzioni della spesa pubblica, inclusa sanità e scuola), il debito è da anni ben al di là della percentuale del PIL consentita dall’accordo.

È chiaro quindi, che in una crisi di questa portata, che sta travolgendo praticamente tutti gli Stati europei, il rispetto del Patto diventa quasi impossibile, dovendo necessariamente intervenire pesantemente su molte parti sociali, tra cui le stesse imprese che garantiscono la vita economica delle Nazioni.

“Avevamo promesso che avremmo fatto di tutto per sostenere gli europei e le imprese durante la crisi – annuncia Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea –  Lo abbiamo fatto. Ieri abbiamo messo in atto le regole #StateAid più flessibili di sempre per aiutare le persone e le aziende. Oggi attiviamo la clausola per allentare le regole di bilancio, consentendo ai governi di pompare nell’economia”.

Una decisione che molti chiedevano a gran voce, soprattutto a seguito delle infelici parole di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, che in un sol colpo avevano fatto crollare le borse di mezzo mondo, con un tonfo particolarmente disastroso per il nostro Paese.

Stando alle parole della von der Leyen, potrebbero seguire altre misure salva economie.

Nella speranza, naturalmente, che si riescano a salvare le vite umane.

Fonti di riferimento: Ursula von der Leyen/Twitter

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