Il calciobalilla? Come i videopoker! Senza autorizzazione arrivano multe salatissime

Dal 1 giugno un decreto stabilisce che siano sottoposti a certificazione giochi come il calciobalilla, il biliardo o flipper. Esattamente come succede per videopoker e slot machine

Il calciobalilla? E’ come i videopoker e le slot machine. A stabilirlo è la determinazione direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 18 maggio 2021 che potrebbe portare alla scomparsa del simbolo dell’estate per eccellenza: il calciobalilla e accanto a lui anche i flipper, ping pong e biliardi. Con multe di 4mila euro per i gestori.

Almeno una volta nella vita ci abbiamo giocato tutti: dopo un bagno al mare, a sfidare gli amici, a segnare i punti e a rincorrere palline volanti. Adesso però, il calciobalilla potrebbe rimanere solo un piacevole ricordo e il tutto per una determina direttoriale dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.

L’Agenzia delle Dogane vuole riordinare il settore giochi negli esercizi pubblici, lo fa però distinguendo solo tra quelli che non prevedono vincite in denaro e non, e stabilisce che gli apparecchi da gioco (sia nuovi che vecchi) che non erogano vincite debbano comunque avere un certificato.

Quindi, dal primo giugno 2022 biliardo e flipper possono essere installati solo se dotati di un “nulla osta di messa in esercizio”. Tra gli apparecchi nel mirino ricadono biliardi, ping pong, flipper e appunto i calciobalilla. Stessa sorte per gli apparecchi già installati: la loro scadenza era anticipata al 30 aprile, giorno entro il quale avrebbero dovuto fare la richiesta del titolo autorizzativo all’Agenzia delle Dogane.

Insomma, una procedura che è tale e quale a quella per i videopoker. E chi non si è messo in regola si è già visto recapitare una multa, come il lido di Santa Margherita di Savoia, in Puglia. Ancora, secondo i gestori, fino allo scorso anno il calciobalilla era esente dal pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti, adesso c’è questa tassa che ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva.

Qualcuno salverà biliardini e calciobalilla? Lo sapremo nei prossimi giorni, ma qualcosa già si è mosso: sono state presentate, infatti, un’interpellanza all’Agenzia delle Entrate e una interrogazione parlamentare ‘salva calciobalilla’.

Fonte: Agenzia delle Dogane e del Monopolio

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