Il Belgio chiede scusa per i crimini coloniali e restituisce al Congo un dente di Patrice Lumumba

Il re del Belgio Filippo è atterrato a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo per tentare la riconciliazione dopo la sanguinaria colonizzazione di Leopoldo II che costò la vita a 10 milioni di congolesi

Il Belgio restituirà l’ultima reliquia di Patrice Lumumba, il primo ministro del Congo ucciso 61 anni fa. Un gesto simbolico con cui il paese tenta ancora una volta, la riconciliazione chiedendo perdono per gli orrori compiuti durante la colonizzazione.

Il re belga Filippo è in visita nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), una ex colonia che sotto Leopoldo II ha rappresentato una delle pagine più buie della storia.

Adesso, accanto alla moglie, re Filippo incontra il presidente Felix Tshisekedi per esprimere il profondo rammarico per la colonizzazione che rovinò la vita di migliaia di persone. Già in passato, era stato Alberto II, padre di Filippo a chiedere scusa per i crimini commessi da Leopoldo II che tra il 1885 e il 1908 aveva fatto del Congo una sua proprietà personale con modalità disumane e oscene.

Ve lo avevamo già raccontato, ciò che ha significato la colonizzazione belga per la popolazione congolese. Leopoldo II, re avido e spietato, sotto il suo regno aveva depredato tutte le materie prime come caucciù, caffè, minerali e si era reso artefice anche dell’uccisione di 220.000 elefanti per prenderne le zanne d’avorio.

Ma non solo. Leopoldo II è passato alla storia soprattutto come un re colpevole di genocidio: i congolesi divennero schiavi nella loro terra: vivevano reclusi in villaggi dai quali non potevano uscire, controllati a vista dalle milizie. Erano obbligati a lavorare anche 16 ore al giorno e pagare dazi altissimi per l’uso, ad esempio, delle spezie. Immagini rimandano a donne e bambini mutilati, abusati, rapiti sotto in nome di una ‘civilizzazione’ costata la vita a 10 milioni di congolesi.

Ma se è vero che la storia non si può cancellare, è anche vero che in questi anni è maturata una nuova coscienza e i nuovi sovrani belga da anni portano avanti un processo di riconciliazione.

In questi giorni, il Belgio restituirà una reliquia di Patrice Lumumba, l’ex ministro che ha pagato con la propria vita, la lotta per l’indipendenza del Congo. Carismatico indipendentista, Lumumba ha guidato il movimento panafricanista, ribellandosi ai padroni e rivendicando le risorse congolesi. Ucciso dai colonizzatori, l’ex ministro è diventato un martire della decolonizzazione.

Oggi quello che resta del suo corpo, è un dente conservato da un gendarme belga che sarà restituito al suo paese, quello per cui ha sacrificato la propria vita.

Fonte: Le Soir

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